Le forniture di gas dalla Libia non sono interrotte, “ma la situazione è molto complicata, di fronte ad una guerra civile di proporzione imprevedibile”. Il campanello d’allarme, lanciato nelle ultime ore, è del sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’Energia, Stefano Saglia, che ha assicurato come l’attenzione debba restare alta. A San Marino il direttore dell’Azienda dei Servizi, Emanuele Valli, riferisce di non aver ricevuto alcun messaggio che possa in qualche modo preoccupare: il fornitore della Repubblica è l’Eni di San Donato milanese, che importa poco meno di 70 milioni di metri cubi da ogni parte del mondo, il 3% dalla Libia, in base ai dati in possesso dell’Azienda di Stato. “Il dato è dunque ininfluente – assicura Valli – e per noi non c’è alcun problema”. Diversi i numeri per quanto riguarda l’interscambio tra San Marino e Libia: dai dati in possesso della Segreteria alle Finanze, nel 2010 non si sono verificati acquisti ma, al contrario, San Marino ha venduto beni allo Stato africano per un importo pari a 1 milione 457mila euro. I servizi in export sono ammontati a 320mila euro.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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