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Gianfranco Rosi trasferito al "Bufalini" di Cesena

21 ott 2006
Ospedale "Bufalini" di Cesena
Ospedale "Bufalini" di Cesena
Nella tarda mattinata Gian Franco Rosi è stato trasferito dall'Ospedale di San Marino al Bufalini di Cesena dove si trova in osservazione nel reparto di Neurochirurgia. La situazione non desta particolare allarme, ma deve essere tenuto sotto controllo. Eppure dall'ospedale di Cailungo, Rosi, è stato inviato a Cesena, con una prognosi riservata, perchè da ieri sera l'emorragia è peggiorata. Piu' ottimistica la valutazione della moglie di Rosi, Patrizia Vitaioli, secondo la quale il marito non è in pericolo di vita. "Le sue condizioni - riferisce la donna - sembrano abbastanza buone. Ma - prosegue - ho presentato denuncia contro ignoti, per capire cosa è davvero accaduto ieri sera". Rosi, subito dopo l'incontro è stato trasportato al pronto soccorso, dove è stato sottoposto a varie indagini di carattere diagnostico. Il referto ha evidenziato un trauma nella zona della nuca ed anche una congiuntivite non traumatica. Per la moglie di Rosi il trauma alla nuca è stato provocato - principalmente - dai colpi irregolari sferrati da Roselià. "L'arbitro - dichiara la donna - avrebbe dovuto sanzionare il pugile francese e non l'ha fatto". Secondo Giovanni Diadori, procuratore di pugilato, presente al match, il trauma alla nuca è invece stato provocato dalle corde del ring, quando Rosi è andato al tappeto. Ma Patrizia Vitaoioli vuole vederci chiaro anche su un altro aspetto. Il marito, infatti, fin dalla seconda ripresa, ha ripetutamente dichiarato all'angolo che non ci vedeva bene. Al pronto soccorso gli è stata diagnosticata una congiuntivite, non traumatica, ma originata da una qualche sostanza. Da accertare dunque la provenienza. Il sospetto del clan di Rosi è che sui guantoni dell'avversario ci fosse qualcosa di irregolare. Il pugile francese Roselia', che alloggiava in un hotel di San Marino, è stato svegliato alle 5 della mattina ed interrogato in Gendarmeria fino alle 10 circa. Il magistrato ha disposto il sequestro dei guantoni del boxeur, ma anche di altro materiale - bende, pomate e quant'altro - utilizzato dal suo staff. Il magistrato inquirente Alberto Buriani ha anche chiesto ed ottenuto le immagini dell'incontro, che gli sono state consegnate con atto spontaneo. Nel pomeriggio Rosi sarà sottoposto a nuovi accertamenti diagnostici, in base ai quali verranno decise le eventuali terapie mediche.

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