Sono stati danneggiati anche alcuni sammarinesi: sarebbero due i proprietari di imbarcazioni finiti nell’inchiesta della Capitaneria di Porto di Rimini battezzata “Camaleonte”. Su 16 perizie effettuate, nove barche sono state sequestrate perché non idonee alla navigazione. La capitaneria ha rilevato carenze dal punto di vista della sicurezza, come la mancanza di impianto antincendio nell’apparato motore oppure bombole a gas che potevano esplodere. Questo nonostante i proprietari avessero in mano la certificazione di sicurezza che attestava esattamente il contrario. I certificati sono obbligatori e vengono rilasciati ogni 5 anni da istituti appositi attraverso le agenzie che gestiscono questo tipo di attività. Tra i due – secondo l’accusa – ci sarebbe stata connivenza, tanto che alcuni dipendenti delle agenzie erano allo stesso tempo collaboratori degli istituti. Tredici persone risultano indagate, tra loro 11 presunti “ispettori” sprovvisti di titoli professionali abilitativi. Alcuni proprietari hanno già presentato querela contro gli indagati sentendosi danneggiati.
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