Dopo soli undici giorni dall’ultimo incidente mortale sul lavoro nella Provincia di Rimini, oggi un altro lavoratore ha perso la vita in un cantiere edile, in via Misurata.
Sulo Jonuzovski, operaio macedone di 42 anni, sposato e padre di due bambini, è stato travolto da un tubo scarica macerie, situato al quarto piano di un palazzo. Dalle prime testimonianze, pare che l’operaio - nel tentativo di sbloccare il flusso dei detriti contenuti nel tubo – si sia introdotto al suo interno. La struttura sarebbe ceduta all’improvviso, rovinandogli addosso. Nonostante i tempestivi soccorsi, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti la Polizia, il personale della medicina del lavoro.
E sul fatto interviene la CGIL di Rimini. “Di fronte ad infortuni gravi come questi – recita una nota – non si può parlare di casualità. Va piuttosto rilanciata, anche culturalmente, l’importanza della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, proprio per ridurre questa silenziosa piaga”.
Sulo Jonuzovski, operaio macedone di 42 anni, sposato e padre di due bambini, è stato travolto da un tubo scarica macerie, situato al quarto piano di un palazzo. Dalle prime testimonianze, pare che l’operaio - nel tentativo di sbloccare il flusso dei detriti contenuti nel tubo – si sia introdotto al suo interno. La struttura sarebbe ceduta all’improvviso, rovinandogli addosso. Nonostante i tempestivi soccorsi, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti la Polizia, il personale della medicina del lavoro.
E sul fatto interviene la CGIL di Rimini. “Di fronte ad infortuni gravi come questi – recita una nota – non si può parlare di casualità. Va piuttosto rilanciata, anche culturalmente, l’importanza della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, proprio per ridurre questa silenziosa piaga”.
Riproduzione riservata ©