Se effettivamente il dilatarsi dei tempi del processo Biagioli è frutto di inerzie ingiustificate, lo sapremo una volta che sarà emessa sentenza definitiva e che saranno depositate le motivazioni. La nuova legge sul giusto processo prevede infatti la pubblicazione degli atti per le parti interessate. Sarà dunque possibile – in quell’occasione, anche per l’avvocato Burgagni – verificare la tempistica e il merito delle decisioni del giudice Ceccarini, che, da noi contattato, si astiene rigorosamente dal commentare qualunque tipo di dichiarazione. Quel che è certo è che il fascicolo è piuttosto corposo, e caratterizzato da numerosissimi atti procedurali. La durata di un processo – del resto – dipende da numerose variabili. Se ci sono pochi atti istruttori tutto si può risolvere anche in una sola seduta. Prendendo come base le relazioni del magistrato dirigente, sullo stato della Giustizia, possiamo dire che in campo penale la durata media di un processo di primo grado è di circa 2 anni. Ma i dati non sono aggiornati e nel frattempo pare sia stato fatto tanto per ridurre i tempi morti e al momento non vi sarebbero ritardi nel deposito delle sentenze. Situazione più complicata nel settore civile. A San Marino ci vogliono mediamente 8 anni per una sentenza definitiva. Ma ci sono cause, non ancora chiuse, cominciate anche 10, 15 e addirittura quasi 20 anni fa.
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