20 ordini di custodia cautelare, 8 indagati in carcere, 50 indagati a piede libero. Sono i numeri ancora parziali dell’operazione denominata “Rodolph” e scattata giovedì a Forlì. E’ una storia sporca che pesa 4.000 tonnellate di rifiuti speciali smaltiti in modo ritenuto fraudolento. La Guardia di Finanza di Forlì in collaborazione con la Procura della Repubblica continua un’indagine che si presenta lunga e dettagliata. Le 54.000 telefonate sospette intercettate, un giro di quasi 20 milioni di Euro potrebbero rivelarsi solo la punta dell’iceberg. Secondo indiscrezioni non confermate, avvisi di garanzia sarebbero stati emessi anche nei confronti di importanti amministratori pubblici molto noti nella zona di Forlì-.Cesena. Si indaga senza sosta e a vario titolo. Associazione a delinquere e turbativa d’asta, ma nelle ultime ore le ipotesi di reato per i 20 arrestati, i 10 ai domiciliari e i 50 indagati a piede libero sono aumentate. La posizione di alcuni di loro si è appesantita. Potrebbero a breve esserci nuovi arresti per concussione, favoreggiamento, truffa, falso ideologico. Gli esecutori materiali delle operazioni sui terreni dovranno invece rispondere di tentato avvelenamento di acque e sostanze alimentari e smaltimento illecito di sostanze pericolose.
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