“La richiesta di studiare le varianti è partita da me, dalla Pediatria – dice il Primario dell'Unità, Laura Viola – proprio perché la variante inglese colpisce di più i bambini fino ai 12 anni. Infatti, la conferma è arrivata dal fatto che i casi nelle scuole sono aumentati notevolmente nell'ultima settimana”. 67 bambini positivi, sono tutti a domicilio, stanno bene, o con sintomi lievi. In una settimana, lo sforzo della Pediatria, di concerto con il Dipartimento Istruzione, viene fotografato dai numeri: tamponi rivolti a 27 classi, (5 dell'infanzia, 21 delle elementari, 1 alle medie) – sono circa 600 bambini.
Ad oggi, chiuse per quarantena 1 classe dell'infanzia e 4 delle elementari. Una mole di lavoro che potrà portare a dilatare i tempi di attesa per la somministrazione del tampone, tra le 24 ore e i 4 giorni. Due i messaggi lanciati dalla Pediatria: “Non chiuderemo le scuole” – dice il Direttore Viola, che al contempo richiama i comportamenti, la prudenza, con un appello indirizzato a famiglie e genitori: “Mi preme appellarmi ai genitori – dice - perché quando sono in attesa di tampone, il proprio o di un familiare, si deve rimanere a casa. Non accompagnate i bambini a scuola per poi andare a fare il tampone”.
Nel video, l'intervista al Primario della Pediatria, Laura Viola