Presentato questa mattina alla Sala Sums l’Annuario 2005 delle Società Operaie e di Mutuo Soccorso. Ad aprire i lavori l’intervento del presidente della SUMS, Carlo Biordi, poi una ricognizione sulle prosepttive delle società operaie da parte di Renzo Bonelli, vice presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio e l’intervento di Donato Palazzo, Presidente Onorario delle Sums Meridionali. Il simbolo è quello della stretta di mano, per promuovere i valori della solidarietà e della fraternità. 1700 Società Operaie di Mutuo Soccorso in Italia, tante ne ha catalogate il censimento della SUMS di San Marino, che ne ha raccolto storia, numero di soci e attività, nell’Annuario 2005. Tutte nate nella seconda metà del 1800 come organizzazioni di lavoratori che, tassandosi, andavano a costituire un fondo comune cui attingere nei momenti di bisogno, davanti a disoccupazione, malattia, invalidità e usura. SUMS non solo come una delle prime forme associative, dunque, ma anche come più antico ente di previdenza sociale. Dagli scopi di assistenza, le Società allargarono via via la loro azione nell’ambito della solidarietà, della mutualità e della ricerca di forme aggregative. “Scopo della raccolta è quello di conoscerci meglio – ha detto il presidente della Sums San Marino, Carlo Biordi – rinsaldare i legami storici e stabilire nuovi rapporti di collaborazione”. Dall’annuario alcune curiosità: una distribuzione capillare nel territorio italiano delle Società, ma il mutualismo è molto più presente al nord: si va dalle 517 del Piemonte alle 3 del Molise. La più antica, la “Pio Sovvegno” di Gorizia, nacque addirittura nel 1748. In merito alle attività, sono ben poche quelle che ancora si occupano di previdenza integrativa, ma tutte forniscono servizi agli anziani e supportano iniziative di valorizzazione delle tradizioni e del territorio.
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