“Hanno decisamente ragione”. Il Segretario della Fupi-Csdl, Mauro Casali sposa la causa dei portalettere del Titano che dal 1° dicembre hanno annunciato di non consegnare più la posta con i mezzi di trasporto privati, visto il mancato rimborso delle spese di carburante. La revisione delle cifre per il rimborso chilometrico – aggiunge Casali – è doverosa poiché l’uso che i postini fanno dei loro mezzi di trasporto è del tutto particolare rispetto ad altri dipendenti pubblici, per il considerevole numero di soste che si effettuano durante il servizio di consegna della posta. Tariffe – spiega – già più alte del normale, ma bisogna tener conto anche dell’alto costo raggiunto dai carburanti nell’ultimo periodo. La soluzione – secondo Casali – è quella di dotare i postini di mezzi pubblici, dal momento che ci sarebbe un risparmio per lo Stato nell’acquisto degli stessi - attraverso la formula del comodato d’uso – a cui si aggiunge la possibilità di ottenere il carburante ad un prezzo agevolato, sempre da parte dello Stato”. “Sono rivendicazioni giuste – concorda il Segretario della Federazione Pubblico Impiego CDLS, Antonio Ceccoli – avanzate per di più da tempo. L’adeguamento delle cifre per il rimborso chilometrico, di cui l’ultimo risale al 2000, è necessario sia per i postini sia per gli altri lavoratori che si avvalgono del proprio mezzo di trasporto, alla luce dei rincari nella spesa per i carburanti. Dal Governo, però, non sono ancora arrivate risposte”.
Bocche cucite, intanto, sulla questione da parte della Segreteria di Stato competente, eccetto l’impegno da parte del Segretario Andreoli di portare a breve all’attenzione del Congresso di Stato una proposta che – ha detto - accoglie le richieste fatte dai sindacati in merito al settore poste.
Bocche cucite, intanto, sulla questione da parte della Segreteria di Stato competente, eccetto l’impegno da parte del Segretario Andreoli di portare a breve all’attenzione del Congresso di Stato una proposta che – ha detto - accoglie le richieste fatte dai sindacati in merito al settore poste.
Riproduzione riservata ©