Logo San Marino RTV

Referendum sul lavoro, i Comitati promotori depositano esposto in Tribunale

11 mar 2008
Tribunale
Tribunale
“Avevamo l’obbligo morale e il dovere civico di fare alcuni passi perché, in questa fase elettorale, è fondamentale che tutte le forze in campo giochino correttamente”. Così Gianluigi Macina, promotore dei referendum sul lavoro, spiega l’esposto penale – già depositato in Tribunale – con il quale si chiede l’intervento urgente della Magistratura e il sequestro dei volantini diffusi dal sindacato nei quali si afferma che, secondo l’ente pubblico, l’inflazione a dicembre 2007 era del 2,48% e dunque ampiamente coperta dagli aumenti contrattuali del 2,65%. “Questo - sottolinea Macina - non corrisponde ai dati forniti dal centro di elaborazione statistica dello Stato che, a dicembre 2007, ha rilevato una inflazione del 4.02%”. “Le cifre diffuse dal sindacato - affermano i promotori dei referendum sul lavoro - non corrispondono alla realtà. Abbiamo tentato di parlare con la Csu ma non c’è stata disponibilità a chiarire le cose. Comunicare cifre non corrispondenti ai dati ufficiali è un comportamento non consentito dal codice penale, per questo - precisa Macina - chi cerca con l’inganno di convincere gli elettori è perseguibile penalmente. Inoltre, il volantino della Csu, parla di mistificazioni, invitando i sammarinesi a non farsi abbindolare. Questa – replicano i rappresentanti dei comitati – è una forma di linguaggio offensiva della nostra onorabilità”. “In linea teorica - spiega l’avvocato Antonio Masiello - la Magistratura potrebbe intervenire velocemente. Il 16 marzo si vota. Non è giusto e non è lecito, dice, entrare a gamba tesa tentando di condizionare così pesantemente il giudizio degli elettori”. “Già un mese fa - ricorda Macina - la Csu diffuse un volantino dove invitava a non andare a votare per i referendum sul lavoro, quando la campagna elettorale si apriva il 29 febbraio. Nessuno di noi – conclude - si è mai permesso di fare altrettanto”.

Riproduzione riservata ©