E' stata una delle malattie infantili più temute del XX secolo. Grazie alle vaccinazioni, tuttavia, la poliomielite è da considerarsi – oggi - praticamente debellata, in Occidente. Guai, tuttavia, abbassare la guardia, è stato ricordato in occasione del World Polio Day. A San Marino non si registrano casi almeno fin dal 1982; e la copertura vaccinale è dell'84,5%. Il problema – afferma l'ISS – è che tra le 9 vaccinazioni obbligatorie – e gratuite - sul Titano, il tasso di copertura della polio è l'unico a rientrare nei parametri richiesti dall'OMS. Proprio oggi, allora, in accordo con la Segreteria di Stato, si è deciso di promuovere una campagna di sensibilizzazione su tutte le vaccinazioni, anche quella influenzale, che inizierà ufficialmente il 6 novembre. Su queste tematiche, negli ultimi tempi - anche a seguito dell'istituzione di una apposita Commissione - a San Marino è stata dedicata particolare attenzione, e non sono mancati i risultati. Più che raddoppiate le vaccinazioni, effettuate nei primi 9 mesi dell'anno. Da 2.147 a 4.432. Notevole, in particolare, l'aumento di quelle contro il meningococco: dal 1 gennaio, al 30 settembre 2016, erano state 87; 1.624, invece, quelle effettuate nello stesso periodo del 2017. In forte crescita anche le vaccinazioni contro lo pneumococco e il papillomavirus. L'ISS ricorda poi il calo del numero dei bambini i cui genitori avevano deciso di obiettare alla vaccinazione. Nel frattempo, alla luce dei 506 casi di varicella registrati nell'anno in corso – di cui uno con serie complicazioni -, la Commissione ha proposto di inserire anche la vaccinazione per questa malattia, tra quelle consigliate. Buoni, a differenza dell'Italia, i risultati sul morbillo. Dal 2004, in territorio, non si registrano casi. Ad oggi sono 13, invece, quelli di pertosse; a causa di un focolaio sviluppatosi fra il 2016 e il 2017.
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