Scade il 28 febbraio il decreto n.22 emanato dalla Repubblica di San Marino per contenere le misure di diffusione del Coronavirus in territorio. Gli spostamenti da e per San Marino con la Regione Emilia Romagna restano consentiti limitatamente ai Comuni limitrofi (Rimini, Coriano, Verucchio, Montescudo e San Leo) dalle ore 5 alle ore 22. Tutti gli altri spostamenti verso gli altri Comuni della Regione Emilia Romagna sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute da dichiararsi tramite autocertificazione. Si ricorda infine che la Regione Marche resta dichiarata in zona gialla, per cui gli spostamenti da e per San Marino restano consentiti dalle ore 5 alle ore 22 attraverso i confini della Repubblica di San Marino con tutta la Regione.
Sia in zona gialla che arancione ci si può spostare verso una sola abitazione privata abitata. È possibile farlo una volta al giorno, tra le 5 e le 22. Oltre alle persone già conviventi, è possibile ospitare al massimo altre due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Anche se gialle, nelle Marche, pur essendo una zona con misure restrittive di contenimento di un basso rischio epidemiologico, resta vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni, tranne quelli per esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute.
Su territorio sammarinese resta l'obbligo di avere con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratore, di indossarli correttamente sui mezzi di trasporto pubblici, in luoghi chiusi aperti al pubblico e in luoghi all’aperto o al chiuso, dove non sia possibile rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro.
L’ingresso nella Repubblica di San Marino, per coloro che provengono da Paesi diversi da Italia e Città del Vaticano, o che abbiano soggiornato al di fuori di questi due Paesi nei 14 giorni precedenti, è consentito a fronte della presentazione all’Autorità Sanitaria nazionale di apposito certificato che attesti la negatività al coronavirus, tramite sottoposizione a tampone molecolare non oltre 48 ore prima dell’ingresso in territorio oppure di apposito certificato di avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2.