Oggi, con la firma del patto di amicizia tra San Leo e Arbe, il cerchio si è idealmente chiuso. Un gesto simbolico, ma ricco di significati.
Le tre realtà sono, infatti, unite dalla storia di Marino e Leo, giovani scalpellini che partirono dall’altra parte dell’adriatico per approdare a Rimini e successivamente fondare le rispettive comunità sul Monte Titano e in Valmarecchia.
Entrambi sono diventati Santi e quindi l’aspetto religioso è alla base, del sodalizio.
Al termine della Santa Messa, celebrata alla Basilica del Santo di San Marino Città, l’accensione della lampada della fratellanza, posta di fronte al busto che contiene le reliquie di San Marino, ad opera del capitano di Castello Alessandro Barulli, del sindaco di San Leo Dario Giorgini e del sindaco di Arbe Zelico Barcic.
Le delegazioni si sono poi spostate a Palazzo Pubblico per l’udienza dei Reggenti, in occasione dei 12 anni di gemellaggio tra San Marino e San Leo.
Momento molto apprezzato e significativo. Introdotti dal segretario di stato ai rapporti con le giunte i tre primi cittadini, sono intervenuti per la prima volta insieme in un appuntamento di fronte alla Reggenza.
Nel pomeriggio, al palazzo Mediceo di San Leo, la tavola rotonda dal titolo “verso nuove prospettive di sviluppo culturale e turistico”.
Poi la firma del patto di amicizia tra San Leo ed Arbe, preludio ad un prossimo patto di gemellaggio.
Le tre realtà sono, infatti, unite dalla storia di Marino e Leo, giovani scalpellini che partirono dall’altra parte dell’adriatico per approdare a Rimini e successivamente fondare le rispettive comunità sul Monte Titano e in Valmarecchia.
Entrambi sono diventati Santi e quindi l’aspetto religioso è alla base, del sodalizio.
Al termine della Santa Messa, celebrata alla Basilica del Santo di San Marino Città, l’accensione della lampada della fratellanza, posta di fronte al busto che contiene le reliquie di San Marino, ad opera del capitano di Castello Alessandro Barulli, del sindaco di San Leo Dario Giorgini e del sindaco di Arbe Zelico Barcic.
Le delegazioni si sono poi spostate a Palazzo Pubblico per l’udienza dei Reggenti, in occasione dei 12 anni di gemellaggio tra San Marino e San Leo.
Momento molto apprezzato e significativo. Introdotti dal segretario di stato ai rapporti con le giunte i tre primi cittadini, sono intervenuti per la prima volta insieme in un appuntamento di fronte alla Reggenza.
Nel pomeriggio, al palazzo Mediceo di San Leo, la tavola rotonda dal titolo “verso nuove prospettive di sviluppo culturale e turistico”.
Poi la firma del patto di amicizia tra San Leo ed Arbe, preludio ad un prossimo patto di gemellaggio.
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