"Nessuno stock di vaccini Sputnik acquistati da San Marino e fermo alla dogana a Milano. Nessun aereo è stato fermato perché mai partito". Lo ha affermato all'Ansa il Segretario agli Esteri, Luca Beccari, smentendo la notizia apparsa sulla stampa sammarinese, e poi rimbalzata fino a Mosca, di un carico di vaccini russi destinato al Titano fermo in dogana su ordine delle autorità italiane. "È chiaro che stiamo valutando tutte le possibilità - ha aggiunto il segretario al Lavoro, Teodoro Lonfernini - perché ad oggi San Marino non ha ancora dato il via alla campagna vaccinale. Restiamo convinti che la strada maestra è quella dell'accordo in essere con il governo italiano per una fornitura di vaccini, una dose per noi ogni 1700 ricevute dall'Italia. Ma c'è un piano B come è giusto che sia e come tutti i Paesi del mondo hanno". Il piano B per San Marino è lo Sputnik, il vaccino russo del quale sarebbe già pronta una quantità sufficiente che aspetta l'ordine di partire da Mosca.
"Da sempre abbiamo ottime relazioni diplomatiche con la Russia, ma sicuramente noi stiamo ai patti e alle regole europee - ha concluso all'Agenzia Lonfernini -, stiamo valutando più aspetti. Nulla è deciso, non vi è alcun contratto, la preferenza va alla pianificazione nell'accordo con l'Italia". Il Titano nelle ultime settimane dopo "le disattenzioni italiane" e il mancato invio di vaccini nonostante il memorandum firmato da Ciavatta-Speranza, ha anche preso contatti con la Pfizer, ma le disponibilità sono evidenti per tutta l'Ue. E quindi qualora San Marino dovesse mettere in campo il piano B, potrebbe anche decidere di acquistare le dosi dalla Russia ma usarle solo quando il farmaco di Mosca incasserà il via libera dell'Ema. "La decisione è imminente così come la soluzione al problema", concludono dal governo sammarinese.
San Marino: vaccini Sputnik, Cds "Nessuno stock fermo alla dogana"
18 feb 2021
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