Sviluppi nell’operazione “picchio” dei carabinieri di Novafeltria che ha portato all’arresto di otto giovani, tra cui un sammarinese, per spaccio di sostanze stupefacenti. Il sammarinese, un 21enne di buona famiglia, è già stato processato per direttissima dal tribunale di Rimini. A giorni, dopo la prossima udienza, la probabile condanna per spaccio e detenzione di cocaina. Nel frattempo rimane agli arresti nella casa circondariale riminese. Il giovane era inseguito da un ordine di custodia cautelare emesso dalla procura di Pesaro, ma è stato arrestato, in flagranza di spaccio, a Villa Verucchio e quindi Rimini ha assunto la titolarità delle indagini per questo singolo reato. L’arresto è avvenuto circa una settimana fa, durante la festa di compleanno di una ragazza. Una quarantina i giovani presenti, tutti tra i 18 e i 24 anni. Ma la larghissima maggioranza degli invitati, non sapeva nulla dei loschi traffici del 21enne tratto in arresto. In quattro hanno tentato di disfarsi della cocaina appena acquistata ma sono stati identificati e denunciati. L’operazione “picchio” dei carabinieri di Novafeltria, comunque, non è ancora terminata. Le indagini, proseguono, lungo l’asse marecchiese – da Novafeltria Rimini – verso altri eventuali collegamenti con San Marino e anche in altre regioni. Sono cominciate sei mesi fa con l’arresto di due giovani del capoluogo feltresco, poi –grazie anche all’utilizzo di apparecchiature di intelligence molto sofisticate – sono stati eseguiti 8 arresti – qualcuno è ai domiciliari – 11 persone sono state denunciate e 41 segnalate. Il quantitativo di droga – 700 grammi di hashish e circa un etto di cocaina – è il più ingente mai sequestrato nel Montefeltro.
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