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Usot replica a Usl: "Il settore turistico non è tutto popolato da imprenditori truffaldini"

L'Associazione torna a chiedere al Governo una scuola superiore qualificata, che non sia una “evoluzione” dell’attuale CFP

di Monica Fabbri
29 lug 2024

Generica e scorretta, per Usot, la recente analisi di Usl sul lavoro in hotel, bar e ristoranti. Il sindacato – si ricorderà – aveva puntato il dito contro contratti non rispettati, definendo “un miraggio” arretrati, ferie e giorno libero. "Inaccettabile scrive l'Unione Sammarinese Operatori Turismo - far passare l’idea che tutto il settore sia popolato da imprenditori truffaldini, che chiedono di aggirare le norme per favorire sé stessi a discapito del lavoratore”. Ed improprio non fare cenno al comportamento che hanno alcuni dipendenti, “non in linea con etica professionale, rispetto, onestà e produttività”.

Usot anticipa che consegnerà anche a questo Governo un documento programmatico con le priorità del Settore, compresa la richiesta di una scuola superiore dedicata al turismo. Questa scuola non dovrebbe essere una “evoluzione” dell’attuale CFP, ma una scuola qualificata, di eccellenza, che formi futuri lavoratori ed imprenditori in ogni aspetto, pratico e amministrativo. Usot ritiene infatti fondamentale la formazione continua e di qualità: “chi non lo capisce è (o dovrebbe essere) – dice - fuori mercato”.

In merito al contratto, Usot ricorda di non essersi sottratta al confronto per rivederne la parte economica, nonostante la fatica del settore a rialzarsi dalle conseguenze di Covid, guerra in Ucraina e inatteso aumento dell’inflazione. Tutt’altra urgenza ed attenzione – continua - è stata invece prestata dai sindacati alla revisione della parte normativa, quella sui diritti e doveri di datori di lavoro e dipendenti, che l'Associazione ritiene “datata, inadeguata, obsoleta”.

Usot sollecita da tempo strumenti di welfare aziendale, come buoni pasto, servizi legati a salute, conciliazione vita-lavoro e formazione. Assenti nel nostro Paese e sconosciuti anche dal dibattito politico se non – conclude - durante la campagna elettorale.





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