Chiusa l'inchiesta della procura di Macerata sulla vicenda del quadro del pittore del Seicento senese Rutilio Manetti, che vede indagato l'ex sottosegretario Vittorio Sgarbi. Si avvicina il rinvio a giudizio per riciclaggio, autoriciclaggio e contraffazione di opere d'arte, per la tela rubata nel 2013 a Buriasco e riapparsa 9 dopo a Lucca in una mostra, come opera di sua proprietà, con l'unica differenza di un dettaglio sullo sfondo.
Una perizia avrebbe concluso che il dipinto del critico sia "lo stesso provento di furto". Sgarbi rischia una condanna fino a 12 anni. "Ribadisco la trasparenza e la correttezza delle mie condotte. Ho piena fiducia nei giudici", commenta.