Logo San Marino RTV

Trovato il nascondiglio di Matteo Messina Denaro, è a Campobello di Mazara

Perquisito l'ultimo covo, a soli otto chilometri da Castelvetrano, paese di origine del boss che ieri è sbarcato all'aeroporto di Pescara. Probabile la sua detenzione nel carcere di massima sicurezza dell'Aquila

17 gen 2023
Trovato il nascondiglio di Matteo Messina Denaro, è a Campobello di Mazara

È durata tutta la notte la perquisizione del covo del boss Matteo Messina Denaro arrestato, ieri, alla clinica Maddalena di Palermo -, scoperto dai carabinieri del Ros e dalla Procura di Palermo guidata da Maurizio de Lucia dopo ore di ricerche. La casa usata dal boss è stata individuata a Campobello di Mazara, dove viveva il favoreggiatore Giovanni Luppino, finito in manette insieme al capomafia. Alla perquisizione ha partecipato personalmente il procuratore aggiunto Paolo Guido che da anni indaga sull'ex latitante di Cosa nostra. L'edificio, che si troverebbe nel centro abitato, è stato setacciato palmo a palmo, ma non è ancora noto cosa sia stato trovato all'interno del covo. Campobello è a soli 8 chilometri da Castelvetrano, paese di origine di Messina Denaro e della sua famiglia. L'individuazione del covo e la sua perquisizione sono tappe fondamentali nella ricostruzione della latitanza del capomafia. E non solo. Diversi pentiti hanno raccontato che il padrino trapanese era custode del tesoro di Totò Riina, documenti top secret che il boss corleonese teneva nel suo nascondiglio prima dell'arresto, fatti sparire perchè la casa, a differenza di ora, non venne perquisita.

Ieri sera Matteo Messina Denaro è sbarcato con un volo militare all'aeroporto di Pescara. L'ipotesi più accreditata, come anticipato anche da alcuni quotidiani nazionali, è che il boss venga detenuto nel carcere dell'Aquila, struttura di massima sicurezza. Ha già ospitato detenuti "eccellenti" condannati per reati di mafia, come Leoluca Bagarella - sta scontando l'ergastolo per strage -, Raffaele Cutolo della nuova camorra organizzata, Francesco Schiavone detto Sandokan (esponente dei Casalesi), esponenti del clan siciliano dei Madonia e, in ultimo, Felice Maniero della cosiddetta Mala del Brenta, detto "faccia d'angelo".




Riproduzione riservata ©