"Pronti a qualunque confronto pubblico e ad andare casa per casa, perchè di bugie ne sono state dette troppe. Chi ha dubbi ci contatti e ci troverà anche a ferragosto". Così Bene Comune dopo il si del Consiglio al Polo del lusso. L'investimento da 105 milioni del gruppo Borletti-Dea crea le condizioni per la ripresa. Ci sono già segnali importanti, afferma la maggioranza, tanti imprenditori si stanno avvicinando. All'Anis Marco Gatti manda a dire che "le condizioni sono le stesse se uno tira fuori i soldi di tasca propria e li investe nella sua azienda". Le nostre scelte, è l'analisi comune, si basano su considerazioni reali e studiate. Nessuno credeva al pareggio di bilancio nel 2015, sottolinea il segretario della dc, e lo abbiamo raggiunto con un anno di anticipo. L'attenzione dimostrata dal Sindaco di Rimini, aggiunge il segretario del psd, dimostra quando sia alta l'attenzione sul progetto, anche allo scopo di portarlo nel loro territorio. La maggioranza lavora a progetti per lo sviluppo sostenuti
da parte dell'opposizione come il partito socialista e l'Unione per la Repubblica. Chi sostiene il referendum, rimarca il coordinatore di Noi Sammarinesi, non deve pensare che ci sarà la possibilità di spostare l'investimento in un altra zona. O lo si fa a Rovereta o non si farà a San Marino. E di questo si assumeranno la responsabilità. Di fronte a questi progetti, afferma il coordinatore di Ap, si può dire di no perchè si punta ad un altro modello di sviluppo, ma si deve spiegare qual'è. Abbiamo invece ascoltato disinformazione e documenti letti in modo capzioso.
Intanto la maggioranza si confronta su come mettere in circolo i grandi capitali sammarinesi: immobili, terreni, finanze. Non è detto, anticipano, che si debba per forza passare attraverso un aumento delle tasse. E il nuovo strumento di pianificazione territoriale dovrà tenere conto anche di questo. Nel video l'intervista a Nicola Renzi (Ap).
Sonia Tura
da parte dell'opposizione come il partito socialista e l'Unione per la Repubblica. Chi sostiene il referendum, rimarca il coordinatore di Noi Sammarinesi, non deve pensare che ci sarà la possibilità di spostare l'investimento in un altra zona. O lo si fa a Rovereta o non si farà a San Marino. E di questo si assumeranno la responsabilità. Di fronte a questi progetti, afferma il coordinatore di Ap, si può dire di no perchè si punta ad un altro modello di sviluppo, ma si deve spiegare qual'è. Abbiamo invece ascoltato disinformazione e documenti letti in modo capzioso.
Intanto la maggioranza si confronta su come mettere in circolo i grandi capitali sammarinesi: immobili, terreni, finanze. Non è detto, anticipano, che si debba per forza passare attraverso un aumento delle tasse. E il nuovo strumento di pianificazione territoriale dovrà tenere conto anche di questo. Nel video l'intervista a Nicola Renzi (Ap).
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