Il parlamentino del PSD riconferma gli impegni assunti con il Governo Straordinario e indica le sue proposte in materia di pensioni e mercato del lavoro, sulla scorta dei documenti elaborati dai due distinti gruppi di lavoro incaricati. Il consiglio di direzione invita a dare risposte chiare e precise su temi così importanti e traccia le linee che dovranno, a suo giudizio, caratterizzare le riforme. Sul fronte pensionistico il sistema a ripartizione va salvaguardato, come pure la sua filosofia della solidarietà. Fondamentale la gradualità sia nell’innalzamento dell’età pensionabile, che deve riguardare indistintamente tutti i lavoratori, prevedendo un periodo massimo contributivo, sia pure nell’innalzamento dei contributi previdenziali. 'L’assegno di pensione – spiega il PSD - dovrà garantire le esigenze di vita dignitosa degli anziani e, al tempo stesso, la tenuta dei fondi pensione'. Il parlamentino dei socialisti e democratici prevede un fondo di solidarietà, come supporto nel passaggio dal vecchio al nuovo sistema, e una legge di riforma fiscale che tenda all’equità.
Sulle politiche del lavoro si pensa ad una riforma che valorizzi le capacità professionali dei sammarinesi, risolva le precarietà e combatta l’illegalità. Altro punto: definire regole certe e modalità semplici di accesso al lavoro, prevedendo nuovi ammortizzatori sociali che compensino le esigenze di flessibilità e favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. 'Per questo – spiega il PSD – si deve passare attraverso una riqualificazione degli uffici pubblici e introducendo l’opportunità della richiesta di lavoro nominativa; regole precise per le assunzioni a tempo determinato e percorsi di formazione che facilitino l’ingresso nel mondo del lavoro e la formazione permanente'. Per il PSD l’obiettivo deve essere quello anche di riavvicinare settore pubblico e privato, perseguire la stabilità dei rapporti di lavoro dei frontalieri, favorire la formazione di nuove imprese anche nel settore della cooperazione e del no profit. L’asupicio del parlamentino socialista e democratico è quello di una ampia condivisione, anche se questo significa – evidenzia – un allungamento dei tempi per la presentazione dei progetti definitivi. Impegno confermato anche per le riforme istituzionali e per una nuova legge elettorale che dovrà essere affrontata subito dopo la pausa estiva.
Sulle politiche del lavoro si pensa ad una riforma che valorizzi le capacità professionali dei sammarinesi, risolva le precarietà e combatta l’illegalità. Altro punto: definire regole certe e modalità semplici di accesso al lavoro, prevedendo nuovi ammortizzatori sociali che compensino le esigenze di flessibilità e favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. 'Per questo – spiega il PSD – si deve passare attraverso una riqualificazione degli uffici pubblici e introducendo l’opportunità della richiesta di lavoro nominativa; regole precise per le assunzioni a tempo determinato e percorsi di formazione che facilitino l’ingresso nel mondo del lavoro e la formazione permanente'. Per il PSD l’obiettivo deve essere quello anche di riavvicinare settore pubblico e privato, perseguire la stabilità dei rapporti di lavoro dei frontalieri, favorire la formazione di nuove imprese anche nel settore della cooperazione e del no profit. L’asupicio del parlamentino socialista e democratico è quello di una ampia condivisione, anche se questo significa – evidenzia – un allungamento dei tempi per la presentazione dei progetti definitivi. Impegno confermato anche per le riforme istituzionali e per una nuova legge elettorale che dovrà essere affrontata subito dopo la pausa estiva.
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