Il confronto e, a tratti lo scontro, sul Polo del Lusso sta delineando tre fronti distinti. Contrari Sinistra Unita, Rete, Civico 10 e gli indipendenti Federico Pedini Amati e Luca Lazzari. Astensione annunciata dal partito socialista, dall'Upr e dagli indipendenti William Giardi e Remo Giancecchi a favore, ovviamente, tutta la maggioranza. La campagna elettorale è già in atto, ironizza il fronte del no che punta il dito sui posti di lavoro passati da 400 a 200, sul mancato confronto con i sammarinesi e le associazioni di categoria, sulle troppe facilitazioni concesse agli investitori, sulla scelta di sacrificare un'area verde invece di tassare i grandi patrimoni immobiliari sfitti. Il partito socialista sceglie l'astensione e ricorda di avere già sostenuto, in passato, la necessita? di creare un distretto commerciale del lusso. Anche l'Upr, inizialmente più critica, decide per l'astensione. 105 milioni di euro in investimenti, dichiara, non si giudicano con prospettive ideologiche e con moralismi. Sullo stesso fronte i neo-fuoriusciti dall'Upr. Il partito che prevale nel Paese è quello del si, sostiene la maggioranza. Il Segretario alle finanze smentisce chi afferma che da questa operazione non arriveranno introiti per le casse dello Stato. Dire no, accusa Bene Comune, significa che San Marino non vuole investitori esteri e non possiamo permetterci che passi questo messaggio.
Nel video le dichiarazioni delle forze politiche nel seguente ordine: favorevoli, contrarie ed astenute.
Sonia Tura
Nel video le dichiarazioni delle forze politiche nel seguente ordine: favorevoli, contrarie ed astenute.
Sonia Tura
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