“Il recesso dal contratto integrativo di Banca di San Marino è pienamente legittimo e fondato legalmente – dice l'Istituto - forte di “autorevoli studi legali svolti preventivamente”.
Non la pensa così la CDLS che stigmatizza – scrive in una nota - il reiterato tentativo dei vertici della Banca di giustificare mediante discutibili pareri legali, il mancato rispetto della legge sulla rappresentatività”.
La CDLS imputa alla banca il mancato rispetto degli impegni assunti con Governo, Bcsm, Anis e sindacati stessi, “prevaricando i diritti dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali con azioni di forza unilaterali”. Mentre Banca di San Marino si dice pronta a ridefinire l'accordo, convocando un tavolo per il prossimo 6 giugno.
Non la pensa così la CDLS che stigmatizza – scrive in una nota - il reiterato tentativo dei vertici della Banca di giustificare mediante discutibili pareri legali, il mancato rispetto della legge sulla rappresentatività”.
La CDLS imputa alla banca il mancato rispetto degli impegni assunti con Governo, Bcsm, Anis e sindacati stessi, “prevaricando i diritti dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali con azioni di forza unilaterali”. Mentre Banca di San Marino si dice pronta a ridefinire l'accordo, convocando un tavolo per il prossimo 6 giugno.
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