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La crisi frena le vacanze

23 apr 2011
Le previsioni non sono rosee. Federalberghi, ultimo sondaggio alla mano, parla di una Pasqua magra, con una contrazione del giro d'affari del 19%. In 50 milioni non si muoveranno da casa. Solo il 17,6% dormirà almeno una notte fuori. A picco le mete estere. Oltre il 90% resterà in Italia. Si teme per l’estate, che rischia di pagare la preoccupazione per la crisi globale. Non bisogna dimenticare, però, che negli ultimi anni sono cambiate le abitudini dei turisti. Sono sempre di più, infatti, coloro che decidono all’ultimo minuto, anche in base al meteo. Tornando alla fotografia scattata recentemente, emerge che la maggior parte delle famiglie sceglierà il mare. In calo le località d'arte. L'albergo mantiene la testa della classifica, mentre gli agriturismo, che negli ultimi tempi hanno registrato il boom delle prenotazioni, subiranno un leggero calo. Capitolo spesa: chi resterà in Italia spenderà in media 300 euro, chi andrà all’estero poco più di 600 a persona. Cifre troppo alte per chi ha perso il lavoro, è in cassa integrazione, e deve mantenere la famiglia. Quest’anno 20 milioni di italiani – due milioni in più del 2010 - hanno dichiarato di non potersi permettere una vacanza per "mancanza di soldi".

Monica Fabbri

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