Quella per il 2010 sarà una finanziaria di rigore. Lo impongono le condizioni economiche generali, la crisi occupazionale, le difficoltà nelle quali si muovono le imprese, e l’inevitabile diminuzione delle entrate. Difficile fare previsioni, ma gli indicatori non lasciano spazio a dubbi.
L’anno prossimo risentirà fortemente degli effetti della contrazione dei mercati. Uno scenario al quale si aggiungono gli impegni di spesa previsti con i provvedimenti anti-crisi, messi in atto dall’Esecutivo, che oltre ad aiutare quelle fasce in difficoltà dovranno però favorire anche una ripresa, sostenere ed attrarre nuovi investimenti. Per questo si pensa di destinare risorse specifiche a progetti mirati ma anche a ridurre inevitabilmente le uscite, alla necessità di allentare il peso opprimente della spesa corrente sul bilancio dello Stato. Del piano economico 2010 ne hanno preso visione le categorie imprenditoriali e le parti sociali, nella ripresa di un dialogo appena segnato dalle intese al tavolo unico. 150 pagine in cui si annunciano anche interventi strutturali, insieme ad un appoggio deciso a turismo e commercio, due settori trainanti per il sistema sammarinese. Da rilanciare c’è la Repubblica di San Marino, la sua immagine, le sue potenzialità. “Gli accordi – spiega il Segretario alle Finanze, Gabriele Gatti – saranno il punto di partenza della ripresa”.
Sergio Barducci
L’anno prossimo risentirà fortemente degli effetti della contrazione dei mercati. Uno scenario al quale si aggiungono gli impegni di spesa previsti con i provvedimenti anti-crisi, messi in atto dall’Esecutivo, che oltre ad aiutare quelle fasce in difficoltà dovranno però favorire anche una ripresa, sostenere ed attrarre nuovi investimenti. Per questo si pensa di destinare risorse specifiche a progetti mirati ma anche a ridurre inevitabilmente le uscite, alla necessità di allentare il peso opprimente della spesa corrente sul bilancio dello Stato. Del piano economico 2010 ne hanno preso visione le categorie imprenditoriali e le parti sociali, nella ripresa di un dialogo appena segnato dalle intese al tavolo unico. 150 pagine in cui si annunciano anche interventi strutturali, insieme ad un appoggio deciso a turismo e commercio, due settori trainanti per il sistema sammarinese. Da rilanciare c’è la Repubblica di San Marino, la sua immagine, le sue potenzialità. “Gli accordi – spiega il Segretario alle Finanze, Gabriele Gatti – saranno il punto di partenza della ripresa”.
Sergio Barducci
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