Noi amiamo San Marino. E’ lo slogan scelto dalla federazione industria della centrale sindacale unitaria che lancia una nuova fase di mobilitazione, in attesa dello sciopero generale in programma a maggio. Sul fronte delle finanze statali, sottolinea il sindacato, c’è la previsione di un debito pubblico di 300 milioni entro l’anno, col Paese segnato da vaste aree di evasione ed elusione fiscale; servirebbero equità e giustizia sociale, mentre la finanziaria per la Csu ha introdotto misure che vanno nella direzione opposta, come l’aumento dell’Igr, la tassa frontalieri, i pensionamenti forzati e i tagli alle retribuzioni pubbliche. La black list ha avuto effetti devastanti sulle aziende, e alla paralisi diplomatica ed economica si aggiunge il blocco contrattuale, visto che tutti i lavoratori, pubblici e privati, sono senza contratto. Per queste ragioni scatta il primo pacchetto di scioperi, con un’astensione di mezzora: lunedì 18 alla Robopac dalle 14.30; martedì 19 all’Asa dalle 13; mercoledì 20 all’Scm industria dalle 14.30.
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