Il Granducato ha firmato i dodici accordi contro le doppie imposizioni, con altrettanti paesi dell’Unione Europea, ritenuti dall’Ocse indispensabili per dimostrare l’accoglimento degli standard di trasparenza e quindi uscire dallo status di “osservati speciali”. L’ultimo quello con la Norvegia. Certo il Lussemburgo è favorito dalla sua appartenenza all’Unione Europea e dall’avvio delle trattative in tempi non recenti. “San Marino – ci spiega il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella Mularoni – è sulla buona strada”.
Sono numerosi i negoziati aperti, quello con il Belgio, il primo con cui si è aperto il tavolo di confronto, è oramai in dirittura d’arrivo. Il testo è già stato concordato, si deve solo fissare la data per la sottoscrizione. Le trattative con gli altri paesi sono ad uno stadio avanzato, fra loro anche la Norvegia, che potrebbe a cascata produrre la firma con altri Stati. “Da qui a settembre – rassicura il responsabile della politica estera – saremo a buon punto. Del resto – evidenzia il Segretario agli Esteri – partivamo da zero”. Fino all’anno scorso San Marino perseguiva accordi con quei paesi non allineati con il modello Ocse 2005 e in particolare l’articolo 26, oggi da noi accettato.
Sergio Barducci
Sono numerosi i negoziati aperti, quello con il Belgio, il primo con cui si è aperto il tavolo di confronto, è oramai in dirittura d’arrivo. Il testo è già stato concordato, si deve solo fissare la data per la sottoscrizione. Le trattative con gli altri paesi sono ad uno stadio avanzato, fra loro anche la Norvegia, che potrebbe a cascata produrre la firma con altri Stati. “Da qui a settembre – rassicura il responsabile della politica estera – saremo a buon punto. Del resto – evidenzia il Segretario agli Esteri – partivamo da zero”. Fino all’anno scorso San Marino perseguiva accordi con quei paesi non allineati con il modello Ocse 2005 e in particolare l’articolo 26, oggi da noi accettato.
Sergio Barducci
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