50 milioni di italiani - quest’anno - hanno scelto di risparmiare, dicendo no al weekend lungo di Pasqua e restando a casa. Non è stato il meteo incerto - dunque - a incidere sulla decisione. Il 41,5% degli intervistati ha dichiarato semplicemente di non potersi permettere una vacanza per i pochi soldi a disposizione. L’inchiesta è di Federalberghi, che ha rilevato una frenata dei consumi del 19% rispetto allo stesso periodo del 2010, vale a dire 3,2 miliardi di euro, contro i 4 incassati un anno fa. Gli italiani che in occasione di queste festività hanno scelto di dormire almeno una notte fuori casa sono il 17,6%, contro il 22% dello scorso anno. Calo piuttosto netto; il 90% dei vacanzieri ha scelto mete nazionali. Sorridono, invece, i ristoratori. Molti di loro hanno optato per la politica dei prezzi stabili, se non in discesa. Scelta che ha decisamente pagato. In questi giorni si stimano 3 milioni e mezzo di clienti in più - ai tavoli di ristoranti e osterie - rispetto allo scorso anno. Si può rinunciare all’albergo insomma, in tempo di recessione, ma non ai piaceri della buona tavola.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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