Se fino a poco tempo fa chi decideva di pagare l’acquisto di un bene durevole con rate addebitate sul proprio conto corrente in una banca sammarinese, oggi deve ripiegare sul pagamento tramite bollettino postale a meno che non abbia una conto aperto in una banca con sede in Italia. La notizia delle difficoltà nel credito al consumo arriva da alcuni acquirenti a cui è stato rifiutato l’acquisto con pagamento rateale perché non correntisti di una banca italiana, ma anche da chi si è visto rifiutare un assegno di anticipo, di una banca sammarinese, per un acquisto in territorio italiano. La linea di credito adesso si ottiene solo accettando di pagare con bollettini postali, rilasciati dalla finanziaria convenzionata con il punto vendita, con balzo indietro nel tempo a quando tutto si pagava in posta. Oppure accettando di pagare commissioni talmente alte da fare desistere dall’acquisto.
Questo di fatto crea una differenza di trattamento tra sammarinesi e italiani. La conferma di un cambio di rotta arriva anche dai punti vendita di beni di durevoli, avvertiti direttamente dalle finanziarie convenzionate. Ufficialmente perché aspettano il rinnovo della convenzione tra la nostra Banca Centrale e la Banca d’Italia per questo settore del credito, ma si può ipotizzare che i contenziosi in essere tra i due Stati per il settore bancario abbiano avuto un certo peso.
Questo di fatto crea una differenza di trattamento tra sammarinesi e italiani. La conferma di un cambio di rotta arriva anche dai punti vendita di beni di durevoli, avvertiti direttamente dalle finanziarie convenzionate. Ufficialmente perché aspettano il rinnovo della convenzione tra la nostra Banca Centrale e la Banca d’Italia per questo settore del credito, ma si può ipotizzare che i contenziosi in essere tra i due Stati per il settore bancario abbiano avuto un certo peso.
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