Era gremito - ieri sera - il Teatro Nuovo di Dogana, a dimostrazione del fortissimo interesse sulle tematiche al centro del dibattito. A partire dal nodo cruciale dei rapporti con l’Italia. I presidenti di Anis e Usc - Rondelli e Lonfernini - hanno sottolineato le pesanti ricadute di questo stato di cose sulla macchina economica del Paese. “E allora - hanno fatto presente i segretari generali di CSdL e CDLS - una risposta potrebbe venire dall’ok allo scambio di informazioni automatico con l’Italia”. Proposta condivisa dagli industriali. Il Governo - rappresentato dai segretari di Stato Mularoni e Valentini - ha messo in evidenza i passi compiuti da San Marino sulla strada della trasparenza, “misure - è stato detto - riconosciute anche nel vertice antimafia di ieri”. Da Claudio Felici, del Psd, e Pier Marino Mularoni, dell’Upr, critiche all’esecutivo sulle risposte date alla crisi. “Occorre un nuovo modello di sviluppo”, hanno detto. I parlamentari italiani Elisa Marchioni e Marco Lombardi - pur appartenendo a schieramenti opposti - hanno sottolineato l’impegno delle amministrazioni locali nel ricucire i rapporti tra i due Paesi. “San Marino rappresenta una risorsa importante per la nostra economia - hanno detto - ma è inaccettabile la cosiddetta sovrattassa sui frontalieri, non fa onore alla tradizione di democrazia e libertà del Titano; questa decisione deve essere ripensata”. E proprio sul contestato articolo 56 della finanziaria erano incentrate gran parte delle domande del pubblico.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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