Al tavolo tripartito non cambiano i giocatori ma si ridanno le carte. L’Anis, che nel nuovo documento presentato al governo rilancia tutte le sue posizioni, rischia di trovarsi isolata. L’Osla già parla di problemi di comprensione e comunicazione con l’associazione imprenditori, mentre l’Unas incontra il sindacato per cercare un accordo sui temi che interessano da vicino gli artigiani. Vale a dire che lo scoglio della flessibilità, su cui si è arenata la trattativa, a questo punto sembra un problema soprattutto se non solo di assoindustria. Il Governo, che per voce di Gatti e Arzilli, ha auspicato da parte dell’Anis meno rigidità, continua i contatti informali con le parti in causa, in vista dell’incontro ufficiale programmato per domani. L’organizzazione degli industriali ha già detto di non condividere anche la proposta di invertire le percentuali di aumento per la parte economica, ossia dare il 2,10% nel 2009 e l’1,6% nel 2010. In casa sindacale, il fermento è tutto per le assemblee zonali al via da questa mattina. Rientrano nella fase di mobilitazione proclamata dalle organizzazioni sindacali. “Superare la crisi con responsabilità ed equilibrio: queste le parole d’ordine della nostra mobilitazione spiegano i segretari di CSdL e CDLS, e su questo chiediamo il sostegno del mondo del lavoro”.
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