Aumentano le firme in calce al documento del tavolo unico. Dopo le due organizzazioni sindacali che hanno preso parte alle fasi del confronto, anche l’USL, il terzo sindacato sammarinese ha sottoscritto l’accordo. Intanto si moltiplicano le voci di chi auspica un ripensamento dell’Anis. L’organizzazione degli industriali rappresenta una fetta significativa dell’imprenditoria sammarinese e il suo rifiuto alla sottoscrizione pesa notevolmente sul risultato. Lunedì pomeriggio l’Assoindustria presenzierà ad un nuovo incontro, questa volta per l’illustrazione del programma economico del Governo per il 2010, e già in quell’occasione l’esecutivo riprenderà il dialogo con la delegazione alle ricerca di quelle convergenze che fino ad ora non ci sono state. Previsti poi i colloqui delle categorie economiche con il Patto per san marino e anche in quella circostanza non si mancherà di affrontare i temi che hanno diviso. Intanto il tavolo tripartito resta aperto e gli industriali hanno già confermato la disponibilità a proseguire il confronto. Quel documento però – fanno sapere – è ancora insufficiente, mancano risposte alle esigenze delle imprese. Il costo del lavoro aumenterebbe in misura superiore all’inflazione, la flessibilità resta minima. Per firmare le intenzioni manifestate per lo sviluppo dell’economia devono diventare impegni precisi con tempi certi.
Il governo concorda sulla difficile situazione che attraversa il Paese e afferma si debbano trovare le condizioni per uscirne al più presto.
Il governo concorda sulla difficile situazione che attraversa il Paese e afferma si debbano trovare le condizioni per uscirne al più presto.
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