Candidature uniche per coordinatore e presidente di Ap. Alle consultazioni il maggior numero di preferenze sono per Nicola Renzi come coordinatore e per Antonella Mularoni presidente. Il primo è un giovane consigliere, classe 1979, insegnante di latino e greco, candidato unico, come Antonella Mularoni. Per Ap è il momento di guardarsi dentro, il risultato deludente delle ultime politiche fa ancora soffrire. Per qualcuno si è lasciato troppo spazio ad altre forze, soprattutto sui social network dove Ap era assente e dove infatti i movimenti civici sono cresciuti, ed ora forse spaventano anche un po'. "Non siamo riusciti a far capire alla gente quanto avevamo fatto", ha detto Sara Cupioli. "Senza il movimento giovanile cosa sarebbe stato di Ap alle ultime elezioni?", si è domandato Fabrizio Perotto. Roberto Giorgetti ha riconosciuto al partito di aver tenuto a galla il Paese in un momento forse tra i più difficili. "Ora però dobbiamo rinnovare una precisa agenda che indichi chiaramente quello che vogliamo fare", ha detto.
"Il territorio è una risorsa limitata e andrebbe trattato come una risorsa finita", avverte il segretario al Territorio Matteo Fiorini, che però non crede agli errori di comunicazione, per lui gli sbagli di Ap sono stati ben altri. Soprattutto sui compromessi fatti, ha detto, e sull'appiattimento all'attività di governo, elementi che hanno pesato sul risultato elettorale. "Nessuno di noi - ha subito chiarito Antonella Mularoni - ha mai agito per alcun altro interesse che non fosse il bene del Paese". L'ex segretario agli Esteri si è commossa fino alle lacrime ricordando i momenti difficilissimi vissuti, al punto da aver perfino pensato di mollare tutto. "Ragioniamo su un movimento più grande - è la proposta - faccio mie le parole di Alessandro Rossi, che si chiede se oggi abbia ancora senso essere un partito piccolo". Alcune cose non le capisco, ha aggiunto, "comprendo le proteste contro la cosiddetta "casta", ma personalmente credo che la risposta alla cattiva politica non sia sfasciare tutto ma può essere solo la buona politica".
Francesca Biliotti
"Il territorio è una risorsa limitata e andrebbe trattato come una risorsa finita", avverte il segretario al Territorio Matteo Fiorini, che però non crede agli errori di comunicazione, per lui gli sbagli di Ap sono stati ben altri. Soprattutto sui compromessi fatti, ha detto, e sull'appiattimento all'attività di governo, elementi che hanno pesato sul risultato elettorale. "Nessuno di noi - ha subito chiarito Antonella Mularoni - ha mai agito per alcun altro interesse che non fosse il bene del Paese". L'ex segretario agli Esteri si è commossa fino alle lacrime ricordando i momenti difficilissimi vissuti, al punto da aver perfino pensato di mollare tutto. "Ragioniamo su un movimento più grande - è la proposta - faccio mie le parole di Alessandro Rossi, che si chiede se oggi abbia ancora senso essere un partito piccolo". Alcune cose non le capisco, ha aggiunto, "comprendo le proteste contro la cosiddetta "casta", ma personalmente credo che la risposta alla cattiva politica non sia sfasciare tutto ma può essere solo la buona politica".
Francesca Biliotti
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