La Repubblica di San Marino ha ora una legge che fissa i criteri e i principi di utilizzo, bonifica e smaltimento dell’amianto. 'Un teso che oltre a colmare un vuoto legislativo – ha spiegato il segretario di Stato al territorio, Giancarlo Venturini - risponde anche alla richiesta avanzata da un gruppo di cittadini attraverso una apposita istanza d’arengo'. Con questa si chiedeva di emanare una legge rispondente ai più aggiornati criteri scientifici già adottati nei paesi europei. 43 i voti a favore, 6 quelli contrari, un astenuto. E’ stato questo il primo progetto di legge in seconda lettura affrontato dal Consiglio Grande e Generale, prima della modifica alla legge sull’Azienda dei Servizi, per dotare l’ente autonomo di un Consiglio di Amministrazione, in sostituzione dello scaduto Comitato Tecnico di Amministrazione, previsto dalla normativa per la trasformazione in SpA.
In precedenza una serie di provvedimenti in prima lettura, fra i quali quello che prevede l’emissione di titoli della Repubblica di San Marino, o il progetto di legge quadro per la tutela dei consumatori. Una fase dei lavori consiliari, quella prettamente legislativa, che ha registrato uno scontro di ideologie nella presentazione dei due progetti in materia di procreazione assistita. Da una parte i due consiglieri firmatari della democrazia Cristiana, Pasquale Valentini e Claudio Muccioli, dall’altra gli esponenti della sinistra che hanno sottoscritto la seconda bozza in materia, Vanessa Muratori e Ivan Foschi di Rifondazione Comunista, Francesca Michelotti, Fausta Morganti e Alessandro Rossi del PSD. Le differenze evidenziate nelle relazioni introduttive, affidata la prima a Sante Canducci, la seconda a Ivan Foschi. La questione ruota tutta attorno all’embrione, mentre nel primo progetto si intende rendere fattivo – si legge – il principio fondamentale di tutti i diritti, quello relativo al rispetto della vita fin dal suo concepimento, dunque il riconoscimento della salvaguardi dell’embrione, nel secondo la priorità viene data alla tutela della salute materna e del nascituro, in pratica – recita la relazione – alla persona esistente. Una forte differenza dunque etica che segnerà il dibattito conseguente. A di là di questi punti la seduta è stata politicamente caratterizzata dalle dimissioni di Volpinari e Rattini dagli incarichi in seno al PSD, dai colloqui per ricucire uno strappo, tenuti nel pomeriggio, dopo che la segreteria dei socialisti e democratici aveva rigettato le dimissioni.
In precedenza una serie di provvedimenti in prima lettura, fra i quali quello che prevede l’emissione di titoli della Repubblica di San Marino, o il progetto di legge quadro per la tutela dei consumatori. Una fase dei lavori consiliari, quella prettamente legislativa, che ha registrato uno scontro di ideologie nella presentazione dei due progetti in materia di procreazione assistita. Da una parte i due consiglieri firmatari della democrazia Cristiana, Pasquale Valentini e Claudio Muccioli, dall’altra gli esponenti della sinistra che hanno sottoscritto la seconda bozza in materia, Vanessa Muratori e Ivan Foschi di Rifondazione Comunista, Francesca Michelotti, Fausta Morganti e Alessandro Rossi del PSD. Le differenze evidenziate nelle relazioni introduttive, affidata la prima a Sante Canducci, la seconda a Ivan Foschi. La questione ruota tutta attorno all’embrione, mentre nel primo progetto si intende rendere fattivo – si legge – il principio fondamentale di tutti i diritti, quello relativo al rispetto della vita fin dal suo concepimento, dunque il riconoscimento della salvaguardi dell’embrione, nel secondo la priorità viene data alla tutela della salute materna e del nascituro, in pratica – recita la relazione – alla persona esistente. Una forte differenza dunque etica che segnerà il dibattito conseguente. A di là di questi punti la seduta è stata politicamente caratterizzata dalle dimissioni di Volpinari e Rattini dagli incarichi in seno al PSD, dai colloqui per ricucire uno strappo, tenuti nel pomeriggio, dopo che la segreteria dei socialisti e democratici aveva rigettato le dimissioni.
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