È scontro al Consiglio europeo per le parole del primo ministro ungherese Viktor Orbán sulla legge anti-Lgbt da lui emanata, che vieta la diffusione di qualsiasi contenuto omosessuale ai minori. Nessuna marcia indietro: il testo legislativo secondo Orban non viola i diritti di nessuno. Il capo del governo italiano però Mario Draghi lo mette in guardia sui rischi che corre, con la possibilità che l'Ungheria venga cacciata dall'Ue. Il consigliere Gerardo Giovagnoli, di ritorno da Strasburgo, si schiera in difesa dei diritti.
Nel video l'intervista a Gerardo Giovagnoli, parlamentare Consiglio d'Europa