Un intenso impegno in politica estera e una stagione di riforme caratterizzeranno il nuovo semestre reggenziale. I Capitani Reggenti eletti ripercorrono le linee di indirizzo, ricordando il ruolo della Repubblica nell’ambito della presidenza del comitato dei ministri in corso e il consolidamento dei rapporti multilaterali, attraverso anche la diplomazia.
Rafforzamento della democrazia e degli ideali comuni europei sono gli obiettivi assunti per questo mandato alla presidenza del Comitato dei Ministri, come presupposto per il rispetto reciproco, garanzia di pace e giustizia sociale.
Richiamano, a proposito, la conferenza, che si terrà il prossimo aprile, sul dialogo interreligioso e interculturale e l’impegno per il rafforzamento delle funzioni di controllo della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo, nonché le campagne alla quale la Repubblica ha aderito: da “Costruire un Europa con e per i bambini” fino a “All Different, alla Equal”, e naturalmente la Campagna Paneuropea contro la Violenza alle Donne, auspicando che porti a risultati concreti nella emersione e riduzione del fenomeno.
Nel richiamare la necessità di proseguire un dialogo proficuo con l’Italia, la Reggenza guarda alla politica interna: “La classe politica cerca faticosamente di uscire dalla lunga fase di transizione del sistema San Marino – dicono i Capi di Stato – richiamando a modalità di dialogo e produzione politica più efficaci – basate sul confronto fra maggioranza e opposizione - e tenendo come obiettivo quello di avvicinare la cittadinanza. Centralità e partecipazione dei cittadini, a partire dalla elaborazione della elettorale.
I capi di stato si rivolgono poi ai giovani e alle richieste che questi fanno alla politica, impegnandosi a dare risposte concrete per un futuro di certezze. “Un futuro e un modello di sviluppo – dicono – che dovrà basarsi sulla qualità della vita, sulla sostenibilità, l’equità e la protezione sociale, l’eccellenza del Paese nei campi economico, sociale e culturale”.
Rafforzamento della democrazia e degli ideali comuni europei sono gli obiettivi assunti per questo mandato alla presidenza del Comitato dei Ministri, come presupposto per il rispetto reciproco, garanzia di pace e giustizia sociale.
Richiamano, a proposito, la conferenza, che si terrà il prossimo aprile, sul dialogo interreligioso e interculturale e l’impegno per il rafforzamento delle funzioni di controllo della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo, nonché le campagne alla quale la Repubblica ha aderito: da “Costruire un Europa con e per i bambini” fino a “All Different, alla Equal”, e naturalmente la Campagna Paneuropea contro la Violenza alle Donne, auspicando che porti a risultati concreti nella emersione e riduzione del fenomeno.
Nel richiamare la necessità di proseguire un dialogo proficuo con l’Italia, la Reggenza guarda alla politica interna: “La classe politica cerca faticosamente di uscire dalla lunga fase di transizione del sistema San Marino – dicono i Capi di Stato – richiamando a modalità di dialogo e produzione politica più efficaci – basate sul confronto fra maggioranza e opposizione - e tenendo come obiettivo quello di avvicinare la cittadinanza. Centralità e partecipazione dei cittadini, a partire dalla elaborazione della elettorale.
I capi di stato si rivolgono poi ai giovani e alle richieste che questi fanno alla politica, impegnandosi a dare risposte concrete per un futuro di certezze. “Un futuro e un modello di sviluppo – dicono – che dovrà basarsi sulla qualità della vita, sulla sostenibilità, l’equità e la protezione sociale, l’eccellenza del Paese nei campi economico, sociale e culturale”.
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