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Accelerazione in Congresso per la nomina del presidente di Banca Centrale

29 set 2010
Accelerazione in Congresso per la nomina del presidente di Banca Centrale
Accelerazione in Congresso per la nomina del presidente di Banca Centrale
Il Governo intende accelerare i tempi per la nomina del Presidente di Banca Centrale. Se n’é discusso a lungo, in Congresso di Stato e l’intenzione è quella di chiudere al più presto la partita. Intanto il sistema bancario e la sua evoluzione restano al centro dell’attenzione. Il calo della raccolta conseguente anche allo scudo fiscale è pesante, martedì il Comitato per il Credito e il Risparmio incontrerà Banca centrale e l’Agenzia di Informazione Finanziaria. Una riunione che dovrà anche preparare il previsto dibatto consiliare sul tema. “Ci sono criticità – afferma il segretario alle Finanze, Valentini – dovute anche alla mancata definizione degli accordi con l’Italia”. La prossima settimana la Commissione Finanze esaminerà il testo legislativo per l’autonomia di Banca Centrale e il programma economico del governo, dando via libera così alla stesura del bilancio. In Congresso arriverà prima l’assestamento del bilancio 2010, che consentirà di valutare anche l’andamento delle entrate e gli ammanchi che già si prevedono. I due decreti momentaneamente sospesi competeranno poi la manovra economica, fra le ipotesi c’è quella di allargare ulteriormente il cosiddetto “mini- condono”, la possibilità cioè per i contribuenti che hanno contenziosi aperti con il fisco, di chiuderli entro novembre accollandosi il 60 per cento degli importi contestati. L’intenzione è quella di prevedere la stessa opportunità per le pratiche aperte all’ufficio tributario. Il segretario agli Esteri, Antonella Mularoni, ha fatto un riferimento della missione alle Nazioni Unite, sottolineato l’importanza degli incontri bilaterali, “occasioni – ha detto – per mettere al corrente molti colleghi dei passi compiuti da San Marino”.

Sergio Barducci

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