La firma dell'Accordo di Associazione con l'Unione Europea – possibile già tra fine febbraio e primi di marzo – si avvicina e tutte le forze presenti in Consiglio – ad eccezione del Gruppo Misto – hanno sottoscritto un ordine del giorno, con gli indirizzi da seguire in quest'ultima fase, che all'esito finale non ha registrato alcun voto contrario. 35 i favorevoli e due gli astenuti.
Nelle premesse si prende atto della proposta del Segretario di Stato per gli Affari Esteri per la definizione di un documento programmatico così da massimizzare le opportunità derivanti dall'Accordo Ue, garantendone la più ampia diffusione dei contenuti anche attraverso una campagna informativa nei confronti della popolazione.
L'ordine del giorno assegna un mandato al Segretario di Stato Luca Beccari articolato in tre punti: proporre alla Commissione Affari Esteri le linee guida della macro-strategia di implementazione dell'Accordo per arrivare ad un documento programmatico condiviso da sottoporre all'approvazione del Consiglio Grande e Generale e proporre anche congiuntamente alle altre Commissioni Permanenti le linee guida riferibili all'implementazione dell'Accordo su specifici protocolli strategici e/o rilevanti per il Paese; continuare il lavoro di condivisione anche all'interno della Commissione Mista, secondo le modalità previste dalla legge istitutiva; condividere con la cittadinanza i contenuti dell'Accordo non appena disponibili e continuare a riferirne in Consiglio Grande e Generale nel rispetto degli impegni di riservatezza con l'UE.
Respinto, con 17 no, 11 astensioni e 3 voti a favore l'ordine del giorno 'alternativo' del Gruppo Misto che includeva il riferimento sul possibile ricorso ad un referendum.