“La Giustizia è solo Legalità?” Un interrogativo volutamente provocatorio, servito da spunto per il dibattito che ha animato l’ultimo incontro del giovedì dell’UPR. Due concetti sicuramente affini ma con differenze ben precise: da una parte la legalità come insieme di leggi e norme che regolano la vita della collettività; dall’altra la giustizia quale strumento di applicazione di quelle stesse leggi. Un’analisi a tutto tondo degli aspetti della legittimità legati ai temi dell’etica, della moralità, della solidarietà, dell’economia. Lo psichiatra Alessandro Meluzzi, relatore della serata, ha messo a disposizione la propria esperienza di uomo di cultura ponendo l’accento sulla questione della discrezionalità, sia nel promulgare le leggi, sia nella loro applicazione. “Leggi che sono sempre funzionali alle esigenze di un determinato momento storico – ha detto - ed espressione della volontà dei gruppi che di volta in volta si contendono il controllo sociale. Mentre nella giustizia, la discrezionalità trova spazio nell’interpretazione delle norme”. Si è parlato di diritti, doveri e valori, che sono importanti in generale, ma imprescindibili nell’esercizio degli impegni politici e istituzionali. Meluzzi ha poi concluso con una riflessione sulla delicata situazione italiana, ma anche sammarinese. “San Marino – ha sottolineato – avrebbe dovuto alzare di più la voce contro gli atteggiamenti dell’ex Ministro Tremonti, soprattutto in merito all’assedio delle Fiamme Gialle sui confini di Stato”. Va così in archivio questo 1° ciclo di incontri, con l’obiettivo di avvicinare la politica alla società. Un buon test che si ripeterà – ha annunciato il presidente UPR Gianmarco Marcucci - la prossima primavera.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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