Libera e Psd continuano a dialogare, concentrandosi sui punti del programma, registrando unità d'intenti. Dal caro-vita alla sanità, dal debito pubblico all'Europa, e ancora welfare, sviluppo, attenzione alle fasce deboli: tutti temi che li accomunano. Ciò che va ricostruita, al momento, è la fiducia, minata dai recenti avvenimenti. Si lavora, dunque, per ricucire, sulla spinta di un progetto riformista e progressista in cui, entrambi, credono ancora.
Sul tavolo Libera pone la questione morale: “la mettiamo – dice - al primo posto”, con particolare attenzione al rapporto fra funzione pubblica e sfera degli interessi individuali. “Dobbiamo – spiega - affrontare le conseguenze delle derive affaristiche nella politica sammarinese degli anni '90 e 2000, dal Conto Mazzini al Caso Titoli”. “La chiusura della stagione giudiziaria e gli esiti che le sentenze hanno fornito, al di là del fatto che le pene non siano state comminate per prescrizione dei reati, ci offrono l'opportunità - continua Libera - di riflettere e imparare da gravissimi errori”.
“Bisogna voltare pagina”, afferma il partito, che invita a prendere le distanze da questi fatti e dai protagonisti coinvolti, chiedendo altresì il ripristino dell’autonomia dei poteri dello Stato. Il tempo però stringe, a breve dovrà sciogliere le riserve.
Nel frattempo sta completando la lista dei candidati. Forte l'interesse nei confronti di Monica Bollini, già presidente di Osla e figlia di Marino Bollini, storico esponente socialista quattro volte Capitano Reggente. Nel caso accettasse, per lei sarebbe un ritorno alla politica attiva: ha ricoperto infatti il ruolo di consigliere per due legislature, dal 2001 al 2008.