E’ il giorno del commercio in Consiglio Grande e Generale e diversamente non poteva essere, vista la protesta dei commercianti scesi in piazza per contestare quello che giudicano un atto autoritario dell’esecutivo sulla questione delle vetrine. Commercianti in loggione ad assistere al dibattito in aula sulle questioni che li riguardavano e consiglieri impegnati a discutere sulla riqualificazione del centro storico, sulle scelte del Governo, sul futuro di un comparto importante per l’economia della Repubblica.
Tutte solidali con i commercianti le forze di opposizione che contestano principalmente il metodo. Dagli scranni democristiani Gianfranco Terenzi invita ad ascoltare prima di decidere e Pasquale Valentini sottolinea come il problema reale non siano le vetrine ma un progetto capace di qualificare e incrementare i flussi turistici. Pier Marino Mularoni, dei Democratici di Centro dichiara di condividere la posizione dell’Usot, per un cambiamento da attuare nel dialogo e nel confronto, senza arroccamenti nel passato. Il Popolare Romeo Morri afferma che la protesta merita attenzione ed invita ad evitare forzature e colpi di mano. Applaudito l’intervento di Marco Arzilli che sprona all ricerca del dialogo e del confronto. Il capogruppo dei Socialisti e Democratici, Claudio Felici, si dice convinto che dai commercianti possano arrivare consigli e suggerimenti utili ed invita ad ascoltarli di più. Il collega di Alleanza Popolare, Fernando Bindi evidenzia come per la prima volta un piano particolareggiato sia stato presentato in un’assemblea pubblica e bacchetta le opposizioni per quello che definisce il festival della demagogia a cui si è assistito in aula. Monica Bollini, dei Sammarinesi per la Libertà ricorda il loro impegno per la riqualificazione del turismo, da sempre asse portante del sistema economico sammarinese e auspica soluzioni condivise.
Il Governo rigetta il documento presentato dai commercianti ma apre un ulteriore spiraglio al dialogo. Si vedrà nei prossimi giorni quali saranno gli sviluppi. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno sempre con il comma comunicazioni, subito dopo l’assemblea procederà all’avvicendamento sullo scranno di Alleanza Popolare dopo le dimissioni di Renzo Monelli, al suo posto giurerà Carlo Franciosi, che torna così a sedere nell’assemblea consiliare.
Tutte solidali con i commercianti le forze di opposizione che contestano principalmente il metodo. Dagli scranni democristiani Gianfranco Terenzi invita ad ascoltare prima di decidere e Pasquale Valentini sottolinea come il problema reale non siano le vetrine ma un progetto capace di qualificare e incrementare i flussi turistici. Pier Marino Mularoni, dei Democratici di Centro dichiara di condividere la posizione dell’Usot, per un cambiamento da attuare nel dialogo e nel confronto, senza arroccamenti nel passato. Il Popolare Romeo Morri afferma che la protesta merita attenzione ed invita ad evitare forzature e colpi di mano. Applaudito l’intervento di Marco Arzilli che sprona all ricerca del dialogo e del confronto. Il capogruppo dei Socialisti e Democratici, Claudio Felici, si dice convinto che dai commercianti possano arrivare consigli e suggerimenti utili ed invita ad ascoltarli di più. Il collega di Alleanza Popolare, Fernando Bindi evidenzia come per la prima volta un piano particolareggiato sia stato presentato in un’assemblea pubblica e bacchetta le opposizioni per quello che definisce il festival della demagogia a cui si è assistito in aula. Monica Bollini, dei Sammarinesi per la Libertà ricorda il loro impegno per la riqualificazione del turismo, da sempre asse portante del sistema economico sammarinese e auspica soluzioni condivise.
Il Governo rigetta il documento presentato dai commercianti ma apre un ulteriore spiraglio al dialogo. Si vedrà nei prossimi giorni quali saranno gli sviluppi. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno sempre con il comma comunicazioni, subito dopo l’assemblea procederà all’avvicendamento sullo scranno di Alleanza Popolare dopo le dimissioni di Renzo Monelli, al suo posto giurerà Carlo Franciosi, che torna così a sedere nell’assemblea consiliare.
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