"Il PDCS non si era inventata nulla – dice Gabriele Gatti - i documenti prodotti sono autentici e devono preoccupare il mondo politico. Siamo soddisfatti per la istituzione della commissione di inchiesta; nelle forze di opposizione ma anche nella maggioranza ci sono forze sensibili alla questione morale. Il pdcs si è posto di fronte alla questione con grande senso di responsabilità: non si parla solo di moralità, ma anche di sovranità. Daremo - conclude il capogruppo - il massimo apporto alla commissione perché la verità venga a galla e chi ha responsabilità debba renderne conto".
"Il lavoro dei funzionari è stato svolto nell’ambito della delega congressuale, e in quest’ ottica – dice Giuseppe Morganti del PSD - la relazione costituisce dei punti fermi su cui il Consiglio potrà riflettere per arrivare a costituire la commissione d’ inchiesta per la quale il parlamento ha necessità di individuare esattamente gli scopi e obiettivi. Proprio il passaggio sulla qualità del lavoro e sugli obiettivi della commissione diviene cruciale e sarà determinato dalla collaborazione tra le forze politiche. Incontro che il PSD ha promosso fino a oggi".
"Dal dossier nessuna novità – dice Mario Venturini di Alleanza Popolare – rispetto a quanto sapevamo e dalla lettura dei documenti in Consiglio. La stessa dichiarazione di Guzzanti è abbastanza fumosa, sia rispetto a quella letta in Consiglio sia rispetto alla successiva dichiarazione resa in Tv. Confidiamo che sia la commissione a fare chiarezza. In questo senso va sottolineata la responsabilità della maggioranza che ha voluto l’istituzione dell’ organismo d’inchiesta".
Per Sinistra Unita "il dossier non è esaustivo. Naturalmente anche noi raccogliamo l’ invito del segretario Masi - dice Roberto Tamagnini - chi ha documenti sulla vicenda li tiri fuori. Non vogliamo coprire nessuno, siamo un governo deciso a non nascondersi. È estremamente imporntante la commissione di inchiesta, per fare piena luce. Da quelle mezze ammissioni e da quei verbali dei politici non si capisce l’ origine documenti".
"Le risposte che doveva fornire l’ indagine amministrativa commissionata dal Congresso non poteva essere altro che la verifica dei documenti presentati in aula dal capogruppo Dc. Mi pare – dice Augusto Casali del Nuovo Partito Socialista - che la veridicità sia assodata. Quindi a questo punto non rimane che fare molto alla svelta la commissione d’ inchiesta, perché ineludibile. Le dichiarazioni di Guzzanti sono un problema solo dei segretari di stato, non dell’intero sistema sammarinese".
Per i Popolari il primo problema è che "alcuni personaggi sammarinesi al di fuori e dentro il Consiglio e il governo, hanno lavorato per l’apertura di un casinò all’insaputa dello stato e dei suoi organismi, facendo girare cospicue somme di denaro". Per Angela Venturini, "le dichiarazioni in Consiglio e l’indagine amministrativa rivelano punti non chiari, soprattutto sulle fonti. Una confusione sollevata ad arte per coprire nascondere e non far capire alla gente cosa si stia muovendo sul fronte casinò. Le Colpe sono da tutte le parti. La gente è stanca e chiede chiarezza".
"Mi meraviglia la pubblicazione di una lettera personale di Guzzanti - dice Glauco Sansovini di Alleanza Nazionale - Una leggerezza da parte di chi l’ha data. Non sono canali conformi al rapporto con un senatore italiano. sul dossier preoccupa non il solo il discorso di chi ha trattato per una casa da gioco, scavalcando lo stato, ma lo ha fatto a nome del governo, a meno che non avesse le spalle coperte da esponenti politici. La commissione ci sta tutta"
Per Monica Bollini dei Sammarinesi per la Libertà la commissione d’inchiesta doveva comunque essere istituita, mentre resta perplessa sull’indagine amministrativa, "che - dice - non aveva gli strumenti adatti per gli approfondimenti. La Commissione deve fare chiarezza. E la cittadinanza sapere come stanno le cose. Uno dei motivi per cui i Sammarinesi per la Libertà non hanno votato a favore del programma di governo, era proprio la previsione di un casinò. Non mi preoccuperei della tempistica, sottolineata dalla maggioranza - aggiunge la Bollini - ma se i fatti corrispondono al vero o meno".
"Ben venga la commissione d’inchiesta" per Noi sammarinesi. "Sarei dell’idea – dice Marco Arzilli - di mettere dentro tutta la questione del gioco, cosi una volta per tutte facciamo chiarezza e sgomberiamo il campo. Su Guzzanti: dobbiamo lavarci i panni sporchi in casa e mi auguro che saremo in grado di farlo senza interventi esterni. La moralità è uno dei nostri obiettivi: ma è ancora da affrontare, per cui, prima si farà la legge elettorale meglio sarà".
"Il lavoro dei funzionari è stato svolto nell’ambito della delega congressuale, e in quest’ ottica – dice Giuseppe Morganti del PSD - la relazione costituisce dei punti fermi su cui il Consiglio potrà riflettere per arrivare a costituire la commissione d’ inchiesta per la quale il parlamento ha necessità di individuare esattamente gli scopi e obiettivi. Proprio il passaggio sulla qualità del lavoro e sugli obiettivi della commissione diviene cruciale e sarà determinato dalla collaborazione tra le forze politiche. Incontro che il PSD ha promosso fino a oggi".
"Dal dossier nessuna novità – dice Mario Venturini di Alleanza Popolare – rispetto a quanto sapevamo e dalla lettura dei documenti in Consiglio. La stessa dichiarazione di Guzzanti è abbastanza fumosa, sia rispetto a quella letta in Consiglio sia rispetto alla successiva dichiarazione resa in Tv. Confidiamo che sia la commissione a fare chiarezza. In questo senso va sottolineata la responsabilità della maggioranza che ha voluto l’istituzione dell’ organismo d’inchiesta".
Per Sinistra Unita "il dossier non è esaustivo. Naturalmente anche noi raccogliamo l’ invito del segretario Masi - dice Roberto Tamagnini - chi ha documenti sulla vicenda li tiri fuori. Non vogliamo coprire nessuno, siamo un governo deciso a non nascondersi. È estremamente imporntante la commissione di inchiesta, per fare piena luce. Da quelle mezze ammissioni e da quei verbali dei politici non si capisce l’ origine documenti".
"Le risposte che doveva fornire l’ indagine amministrativa commissionata dal Congresso non poteva essere altro che la verifica dei documenti presentati in aula dal capogruppo Dc. Mi pare – dice Augusto Casali del Nuovo Partito Socialista - che la veridicità sia assodata. Quindi a questo punto non rimane che fare molto alla svelta la commissione d’ inchiesta, perché ineludibile. Le dichiarazioni di Guzzanti sono un problema solo dei segretari di stato, non dell’intero sistema sammarinese".
Per i Popolari il primo problema è che "alcuni personaggi sammarinesi al di fuori e dentro il Consiglio e il governo, hanno lavorato per l’apertura di un casinò all’insaputa dello stato e dei suoi organismi, facendo girare cospicue somme di denaro". Per Angela Venturini, "le dichiarazioni in Consiglio e l’indagine amministrativa rivelano punti non chiari, soprattutto sulle fonti. Una confusione sollevata ad arte per coprire nascondere e non far capire alla gente cosa si stia muovendo sul fronte casinò. Le Colpe sono da tutte le parti. La gente è stanca e chiede chiarezza".
"Mi meraviglia la pubblicazione di una lettera personale di Guzzanti - dice Glauco Sansovini di Alleanza Nazionale - Una leggerezza da parte di chi l’ha data. Non sono canali conformi al rapporto con un senatore italiano. sul dossier preoccupa non il solo il discorso di chi ha trattato per una casa da gioco, scavalcando lo stato, ma lo ha fatto a nome del governo, a meno che non avesse le spalle coperte da esponenti politici. La commissione ci sta tutta"
Per Monica Bollini dei Sammarinesi per la Libertà la commissione d’inchiesta doveva comunque essere istituita, mentre resta perplessa sull’indagine amministrativa, "che - dice - non aveva gli strumenti adatti per gli approfondimenti. La Commissione deve fare chiarezza. E la cittadinanza sapere come stanno le cose. Uno dei motivi per cui i Sammarinesi per la Libertà non hanno votato a favore del programma di governo, era proprio la previsione di un casinò. Non mi preoccuperei della tempistica, sottolineata dalla maggioranza - aggiunge la Bollini - ma se i fatti corrispondono al vero o meno".
"Ben venga la commissione d’inchiesta" per Noi sammarinesi. "Sarei dell’idea – dice Marco Arzilli - di mettere dentro tutta la questione del gioco, cosi una volta per tutte facciamo chiarezza e sgomberiamo il campo. Su Guzzanti: dobbiamo lavarci i panni sporchi in casa e mi auguro che saremo in grado di farlo senza interventi esterni. La moralità è uno dei nostri obiettivi: ma è ancora da affrontare, per cui, prima si farà la legge elettorale meglio sarà".
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