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Caso Pedini Amati: il pm chiede l'archiviazione

"Sono molto convinto, soprattutto, del fuoco amico" dichiara il Segretario di Stato. Alleanza Riformista ritiene opportuna ogni iniziativa aperta a tutti i membri del Consiglio per chiarire ogni dubbio e difendere la credibilità delle istituzioni

di Luca Salvatori
22 lug 2023

"Non ero lì, non c'entro niente, c'è un mandante politico". Il Segretario di Stato Federico Pedini Amati fin da subito ha dichiarato la sua estraneità alla vicenda, per la quale è stato indagato, con l'accusa di lesioni, dalla Procura di Lucca. Ora i suoi legali, gli avvocati Alessandro Petrillo ed Eleonora Rossini, fanno sapere che il Pm ha già chiesto l'archiviazione, per infondatezza della notizia di reato essendo conclamato che il Segretario di Stato non si trovava nel luogo in cui si sono verificati i fatti oggetto del procedimento. Non solo, i legali di Pedini Amati fanno sapere che i due veri protagonisti dell'episodio sono stati identificati.

Segretario è ancora convinto ci sia un mandante politico? “Sono molto convinto, soprattutto, del fuoco amico e lo si vede anche dagli ultimi comunicati che, francamente fanno tenerezza.

Il Segretario di Stato precisa che una denuncia per calunnia, nei confronti di diversi soggetti, verrà depositata non appena la vicenda sarà definitivamente chiusa, così come suggerito dai suoi avvocati. Commentando la richiesta di archiviazione per Pedini Amati, Alleanza Riformista, afferma di ritenere opportuno avviare ogni iniziativa, aperta a tutti i membri del Consiglio – luogo in cui il Segretario ha rivelato di essere indagato, parlando di mandante politico – al fine di chiarire “ogni dubbio su questa vicenda con il solo obiettivo di difendere la credibilità, l'autonomia e la rispettabilità delle istituzioni sammarinesi”.





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