Con 8 voti favorevoli e 6 contrari, la Commissione approva il progetto di legge “Disposizioni per il rafforzamento dell’autonomia di Banca Centrale e aggiornamenti statutari”, presentato dal Governo. Soddisfatto il Patto per San Marino che rimarca come alcuni di questi interventi di modifica recepiscano precise raccomandazioni del Fondo Monetario. Una delle novità più importanti – osserva la maggioranza – è rappresentata dal fatto che al Congresso di Stato non compete più intervenire nei casi in cui l’autorità di vigilanza di Banca Centrale disponga provvedimenti, ad esempio di amministrazione straordinaria, a carico di banche e finanziarie. Critiche le opposizioni. Per i DdC il progetto di legge non interviene minimamente per prevenire “la vergognosa situazione della decapitazione dei vertici di Banca Centrale” e non affronta il nodo cruciale della non autonomia del Consiglio Direttivo. Dello stesso avviso il Psd secondo cui si tratta di un provvedimento più di facciata che di sostanza. In mattinata il progetto di legge dei rappresentanti consiliari dei Democratici di Centro, era già stato respinto. Il provvedimento puntava in primis a far sì che entro il 31 dicembre di ogni anno Banca Centrale fosse chiamata a riferire in Consiglio o in commissione sulla situazione del sistema bancario e finanziario. Rimandato alla prossima sessione consiliare il dibattito sul programma economico 2011. Scintille però in comma comunicazioni: duro intervento di Pier Marino Mularoni, insoddisfatto delle risposte del Segretario Valentini sugli attacchi al sistema creditizio sammarinese e i casi Carim e Bac. Critici anche Foschi di Sinistra Unita e Macina del Psd, secondo cui è urgente intervenire per uscire dall’isolamento.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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