Sarà l'Ufficio di Presidenza, convocato per venerdì, a decidere. Ma è probabile che non si attenderà la celebrazione del referendum per fissare la prossima sessione del Consiglio Grande e Generale. Ed è altrettanto probabile che, in ottobre, l'Aula verrà convocata due volte. Restano infatti da discutere tutti i temi rimasti in sospeso dalla seduta fiume di metà settembre, ad iniziare dalla legge sulla libera professione di medici e infermieri che tanto ha fatto discutere e che vede su fronti contrapposti maggioranza e opposizioni. Ma bisogna anche procedere alle nomine dei Presidenti e del Consiglio d'amministrazione di 4 aziende di Stato, così come sono da indicare due componenti del Consiglio direttivo di Banca Centrale. Dopo 12 ratifiche di accordi internazionali, il vecchio ordine del giorno prevedeva il regolamento di Fondiss e il dibattito sullo stato dell'occupazione mentre, in prima lettura, erano la disciplina delle licenze, la regolamentazione della carriera diplomatica, gli interventi a sostegno della famiglia e il nuovo calendario delle festività. L'opposizione firma le modifiche al regolamento consiliare con l'Upr, il tetto massimo per le retribuzioni con Civico 10 e Rete, la modalità paritaria di trasmissione del cognome, progetto di iniziativa popolare. In programma anche la ratifica di 14 decreti e i riferimenti del Governo sul turismo e sul rilancio dell'edilizia. Insomma tanta carne al fuoco. Ma in seconda lettura deve arrivare anche l'assestamento di bilancio ed è perciò più che probabile una nuova convocazione parlamentare entro ottobre.
Riproduzione riservata ©