Non sarà possibile rimanere nel deficit preventivato di 43 milioni di euro. Il segno negativo aumenterà. Nessuna anticipazione sui numeri, fino a quando non saranno presentati al Consiglio Grande e Generale. Ma l’assestamento di bilancio dovrà tenere conto di una riduzione del 30% delle entrate rispetto al 2008. Il responsabile politico delle finanze smentisce le cifre catastrofiche annunciate dall’opposizione e parla di “calo evidente”. L’obiettivo del governo è di contenere le spese il più possibile ma perché il debito reale non comprometta la liquidità dello Stato vanno riattivate le entrate e, sottolinea l’Esecutivo, si devono fare riforme strutturali, in primis quella pensionistica. Oggi escono dalle casse pubbliche oltre 12 milioni all’anno per ripianare i fondi pensionistici. Insieme all’assestamento si prepara il bilancio 2011 che sarà presentato all’Aula entro il 20 novembre. Per la prima volta dovrà tener conto, in modo strutturale, che la realtà di San Marino è cambiata.
Riproduzione riservata ©