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In Consiglio il dibattito sulla sanità

17 lug 2007
In Consiglio il dibattito sulla sanità
Una vera e propria maratona che ha confermato, in sostanza, le criticità evidenziate dalla relazione del Segretario Berardi invocando interventi politici per restituire alla cittadinanza una sanità capace di dare risposte adeguate alle aspettative di salute. Sotto accusa c’è il sistema non i professionisti che nell’ospedale di Stato esercitano, i metodi di gestione non le figure professionali o i servizi in molti casi di assoluta eccellenza. In aula si è registrato, in sostanza, uno scontro fra i sostenitori della riforma sanitaria che ha introdotto nuovi criteri di gestione e chi invece auspica un maggiore controllo, uno strumento intermedio che si possa affiancare all’attuale Comitato Esecutivo. Dalle opposizioni contestazioni per quello che ritiene un controllo eccessivo della politica sulla sanità, accuse che la maggioranza rigetta e restituisce al mittente.
Non sono mancati toni aspri e polemici, in particolare sull’auspicata apertura verso le strutture delle regioni limitrofe. Gabriele Gatti parla di favoritismi verso le regioni rosse, le repliche arrivano da più parti, dal segretario di Stato agli Interni, Valeria Ciavatta, che le definisce assolute sciocchezze, dal capogruppo Psd, Claudio Felici che ricorda gli accordi del passato con Ferrara, che si trova in una regione rossa. Non vedo – dichiara – le differenze. Critico, nella sua replica, il Segretario Berardi che ha definito non adeguato all’importanza del tema trattato il profilo del dibattito, scivolato – ha detto – in critiche poco generose e a volte irresponsabili. I cittadini – ha aggiunto - sono stufi di sentire questo rimpallo di responsabilità. Non sono più disponibili ad accettare critiche sterili senza ascoltare proposte concrete e responsabili.
Tre gli ordini del giorno che l’aula sarà chiamata a votare: uno a firma degli Europopolari, nel quale si chiede il completamento della riforma e di risolvere la situazione dell’Iss, di istituire poi un organismo che tenga sotto monitoraggio l’evoluzione della situazione, per programmare, entro sei mesi, un apposito comma dedicato ed una verifica della situazione e delle scelte di indirizzo adottate. Il secondo documento porta la firma della DC, Noi sammarinesi, i Popolari e Alleanza Nazionale, per impegnare il Consiglio ad indicare quali sono i servizi che l’ISS è in grado di garantire nel pieno rispetto dei parametri di sicurezza richiesti e per dare mandato alla apposita Commissione Consiliare Permanente di elaborare le proposte di intervento a modifica della legge di riforma dell’Iss, soprattutto per l’individuazione di strumenti per una gestione più democratica e partecipata dell’istituto e per indicare le prospettive di sviluppo del sistema sanitario sammarinese. Proposte che dovranno approdare in aula, secondo l’ordine del giorno, entro 90 giorni.
L’ultimo documento presentato è quello della maggioranza con il quale fa proprio il riferimento del Segretario Berardi, giudica necessario sollecitare nuove dimensioni organizzative. Impegna il governo ad adottare provvedimenti urgenti per la chirurgia, potenziare l’aggiornamento, la formazione e il coinvolgimento del personale dell’ISS, per una valorizzaizone ma anche per migliorare i servizi. Un passgagio questo nel quale si fa riferimento all’inserimento in rete e ad un reciproco scambio di prestazioni nel quale si inserisce – si legge – un corretto esercizio della libera professione debitamente regolamentata. Il documento prosegue impegnando il governo ad attuare l’ascolto del cittadino, recuperare il tempo perduto, potenziare alcuni elementi di organizzaiozne del lavoro, prevedere il rientro dal distacco degli infermieri che svolgono ruolo amministrativo, riaffermare la piena autonomia degli organi di gestione dell’ISS.

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