“Il lavoro non si crea per decreto ma attraverso un sistema di attrazione di investimenti sul territorio. Altrimenti il passaggio successivo di tutte le riforme potrà essere il part-time obbligatorio. Spero che questo non sia necessario.” Chiude così, il Segretario Belluzzi, il suo intervento sullo stato dell’occupazione, accompagnato dalle modifiche, in prima lettura, del sistema di erogazione degli incentivi per l’occupazione e, sempre in prima lettura, il progetto di legge presentato da Civico 10 sulle politiche fiscali a sostegno dell’occupazione degli iscritti alle liste di collocamento. Dal 2008 ad oggi San Marino conta 1.157 aziende in meno e, alla fine dello scorso anno 2.979 imprese avevano zero dipendenti, ha perso 1.353 posti di lavoro e tra i 1.277 disoccupati ci sono 203 persone che sono disponibili solo per un impiego nel settore pubblico o per un part-time e questo, sottolinea il Segretario di Stato al lavoro la dice lunga su un fenomeno che ancora oggi si fatica a considerare strutturale. La situazione è seria, le analisi di maggioranza e opposizioni spesso convergono anche se ci sono distinguo trasversali. Andrea Belluzzi del psd critica l’assenza, in questo dibattito degli altri membri di governo. Maria Luisa Berti di Noi Sammarinesi nota che c’è solo Belluzzi a rappresentare l’Esecutivo. Contestazione subito ripresa dal segretario socialista Simone Celli. La crisi non è di un settore ma dell’intera struttura economico-finanziaria sammarinese, dice. E mancano ancora quei decreti attuativi della legge sullo sviluppo economico, che doveva rilanciare il sistema. Guarda alla disoccupazione giovanile Tony Margiotta di Sinistra Unita e invita a puntare sulle specializzazioni. Percorso scelto anche da Belluzzi che ha indicato questa strategia rispetto a interventi generalisti che, ricorda, non ci possiamo più permettere. L’Upr che con il partito socialista ha chiesto questo dibattito chiede di affiancare ai numeri le soluzioni possibili. Se non riusciamo a fare proposte, dice Giovanni Lonfernini, maggioranza e opposizione escono da quest’Aula sconfitti. Andrea Zafferani di Civico 10, illustra le proposte a sostegno dell’occupazione e ricorda che oggi più del 10% della forza lavoro interna è senza alcuna rete di protezione sociale. Tra le cose da fare subito indica la penalizzazione del ricorso al lavoro forense. Va bene privilegiare l’occupazione sammarinese ma non ci sto, commenta Augusto Michelotti, a fare il giochino del buono e del cattivo. L’intervento proposto da Belluzzi, sottolinea Denise Bronzetti, da solo non risolve la crisi occupazionale: per farlo serve un nuovo modello economico. Continuiamo a fare aggiustamenti, dice, a una struttura che potrebbe essere non idonea alla nostra situazione. A spaventare, riassume Matteo Zeppa di Rete, è che almeno a breve termine non si vedono prospettive di sviluppo e di ripresa. Questa mattina l’Aula ha approvato le modifiche alla riforma previdenziale e al regolamento di Fondiss. Durissimi Rete, Civico 10 e Sinistra Unita che hanno definito inaccettabile il decreto. Oggi per le risorse di Fondiss ci dovremo rivolgere a gestori specializzati che si faranno pagare profumatamente. Intanto Guerrino Zanotti del psd fa sapere che gli oltre 5 milioni e mezzo, depositati da 1 anno e 4 mesi in un conto di Banca Centrale, fruttano lo 0,5% di interessi.
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