Un breve riferimento, da parte del segretario di Stato agli Esteri Antonella Mularoni, che ha ripercorso gli ultimi avvenimenti che hanno visto protagonista il comandante della gendarmeria. L’addio era ormai certo, mancava solo l’ufficialità, arrivata durante il comma comunicazioni, in quell’aula consiliare che lo aveva nominato. Dopo la diffusione della registrazione dell’intervento di Zechini all’ultima assemblea del sindacato di polizia di Forlì, ha ricordato il titolare degli Esteri, il governo ha voluto incontrare il comandante e in quella sede lui ha riferito che già in ottobre aveva chiesto il rientro anticipato in polizia. L’Esecutivo ha convenuto con lui di procedere su questa strada e di comunicare prima possibile i tempi del rientro. E’ di venerdì scorso la lettera con cui Zechini ha formalizzato le dimissioni, fatte seguire da una ulteriore nota datata 13 dicembre, con cui comunica che la sua attività di comandante prosegue fino al 29 dicembre, necessaria per il passaggio di consegne, poi smaltimento delle ferie arretrate, quindi il rapporto cesserà dal prossimo 14 febbraio.
Nessuno dei consiglieri presenti è intervenuto dopo il riferimento del segretario di Stato, segno evidente che, per tutti, il caso Zechini è definitivamente chiuso.
Non una parola di polemica o recriminazione, ma del resto nemmeno di ringraziamento, sul congedo del comandante. Pare che qualcuno avesse in animo di intervenire, ma alla fine si è deciso di evitare polemiche il più possibile, in una vicenda che ne ha avute già fin troppe.
Francesca Biliotti
Nessuno dei consiglieri presenti è intervenuto dopo il riferimento del segretario di Stato, segno evidente che, per tutti, il caso Zechini è definitivamente chiuso.
Non una parola di polemica o recriminazione, ma del resto nemmeno di ringraziamento, sul congedo del comandante. Pare che qualcuno avesse in animo di intervenire, ma alla fine si è deciso di evitare polemiche il più possibile, in una vicenda che ne ha avute già fin troppe.
Francesca Biliotti
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