Logo San Marino RTV

Consiglio: riprende il dibattito su Legge Sviluppo

19 set 2017
Consiglio: riprende il dibattito su Legge Sviluppo
Consiglio: riprende il dibattito su Legge Sviluppo
Nonostante il confronto positivo in Commissione, rimangono forti distinguo sull'impianto della legge. L'opposizione punta il dito contro un “testo complesso, scritto male, disorganico, incomprensibile per gli operatori e che rimanda a decreti attuativi”. Le stesse accuse – fa notare la Dc – che Zafferani rivolgeva alla maggioranza nella passata legislatura. “C'è uno scollamento – fa notare Giancarlo Venturini - fra le proposte del governo e coloro che rappresentano il mondo del lavoro e dell'impresa”. “Qui – fa notare Dalibor Riccardi - manca un progetto paese, che ricomprenda il settore bancario e finanziario”. “Quando il sistema bancario - gli fa eco Mancini – non è in grado di sostenere imprese e dare fiducia, non solo non attira nuovi imprenditori ma fa scappare chi c'è”. Nel mirino anche l'articolo sulla pa definito dal Mancini “antipasto di una campagna elettorale alle porte”. “Chi vorrà fare politica sarà retribuito dal partito e dallo Stato – rincara Riccardi. Se la maggioranza riconosce a Zafferani apertura e disponibilità al confronto, la minoranza lo accusa di aver recepito poche proposte, di aver modificato la legge esistente, “un modello economico – fa notare Marianna Bucci - che si è dimostrato completamente sbagliato. Mi piacerebbe che i politici subissero le leggi che emanano” - dice, e si commuove quando parla di uno Stato che abbandona i suoi figli rendendoli per legge un ingranaggio. Rete mette in guardia dai pericolosi risvolti sociali delle politiche neo liberiste, dicendosi stupita dalle nuove scelte della sinistra. Ssd sottolinea la lotta al lavoro precario e soprattutto – dice Morganti - il tema centrale dell'equità dei lavoratori. “Non so se significa essere di sinistra, sicuramente essere democratici”.
Tony Margiotta si dice dispiaciuto che si rimarchi l'appiattimento della sinistra. “Questa legge, avendo come punto di riferimento il diritto del cittadino, ha tutti i principi della sinistra e di un politico responsabile”. Alessandro Cardelli ne è convinto: i sammarinesi vanno tutelati maggiormente. “Questa legge – mette in guardia - porterà distorsioni enormi. Lo hanno detto anche i sindacati: il differenziale si supera assumendo un italiano con inquadramento più basso”.
Roberto Ciavatta mette l'accento sui lavoratori: “siamo di fronte ad una disumanizzazione che mi spaventa, perché non fatta nell'alveo di una fede ideologica, ma dell'inconsapevolezza”.
La maggioranza difende il metodo. “Il testo, malgrado le critiche ha avuto ampio confronto - afferma Nicola Selva - ma a differenza di altri governi non si è consentito a soggetti più forti di mettere le proprie bandierine”. “E' evidente che la legge ha avuto una partenza difficile. Sono stati commessi errori – ammette Roberto Giorgetti - “ma è Innegabile che in corso d'opera si sia sviluppato un dibattito interessante e un confronto ampio anche con le parti sociali. Si poteva fare meglio? “Certo – dice Matteo Ciacci - ma siamo convinti che in questa fase occorre dare risposte celeri. Altrimenti si vuole cambiare tutto per non cambiare niente. La Legge Sviluppo non è la panacea di tutti i mali ma un tassello per riconvertire il sistema. Per un mercato libero con la politica che deve dare regole certe”. Pedini Amati chiede a Zafferani l'impegno di aprire un ragionamento nel momento in cui la forbice del lavoratore frontaliere dovesse allargassi troppo. Pedini Amati chiede a Zafferani l'impegno di aprire un ragionamento nel momento in cui la forbice del lavoratore frontaliere dovesse allargassi troppo. “Ovvio che sì”, risponde Zafferani - “anche se non credo che succederà”. E sull'aliquota aggiuntiva del 4,5% “non è semplice prevedere cosa succederà - dice il Segretario che assicura un continuo monitoraggio sui suoi effetti. “Per poter intervenire con rapidità tramite i decreti”.

MF

Riproduzione riservata ©