La democrazia cristiana cerca di ricucire lo strappo con Clelio Galassi. Staccatosi dal gruppo consiliare dopo la nomina reggenziale, attende l’esito del confronto. A distanza. Avendo annunciato alla vigilia che non avrebbe partecipato. Galassi ha chiesto al partito una linea politica ben precisa. Insomma al di là dell’episodio che lo ha visto protagonista, è il momento che la Dc faccia sentire la propria voce con chiarezza, in mezzo alla confusione. Sollecitazione che viene sia dall’interno che dall’esterno. Il segretario Valentini ha approntato un intervento per sanare le fratture e al contempo ridare vigore e consistenza all’azione politica. Il richiamo è al fondamento dell’impegno, che comincia dal rispetto reciproco, degli organismi, di un metodo. Senza questa chiarezza di fondo, il primo partito rischia il collasso in vista del congresso. Valentini ha posto l’accento su alcuni punti: interventi immediati al bilancio per far ritrovare al paese la sua strada. Ma c’è un rischio. La definisce una pericolosa altalena: tra la necessità di garantire la governabilità e la voglia con ogni mezzo di far saltare tutto. La democrazia cristiana si trova a fare i conti con questo. Sulla prima ipotesi la verifica sarà interna al patto, sulla seconda uno sguardo a cosa succede nell’opposizione e lavora per creare forme di aggregazione.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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